Euribor gennaio 2020: tasso mutuo in aumento, ecco da quando

Pubblicato il 7 Ottobre 2019 alle 13:21 Autore: Guglielmo Sano

Euribor gennaio 2020: nuovo sistema di calcolo dei tassi a partire dal primo gennaio 2020; come influirà sui mutui a tasso variabile?

Casetta sopra una calcolatrice
Euribor gennaio 2020: tasso mutuo in aumento, ecco da quando

Euribor gennaio 2020: nuovo sistema di calcolo dei tassi a partire dal primo gennaio 2020; come influirà sui mutui a tasso variabile?

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Euribor gennaio 2020: cambia il sistema di calcolo

Il nuovo Euribor arriverà all’inizio dell’anno prossimo. In pratica, il parametro di riferimento dei mutui a tasso variabile si baserà su un sistema di calcolo diverso andando a incidere così sui mutui stipulati da milioni di famiglie italiane ed europee. La modifica è stata annunciata diversi anni anni fa, per la precisione nel 2016: si è determinata in seguito ai nuovi requisiti di trasparenza imposti dall’Unione Europea a proposito di Benchmark Regulation – BMR.

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Cosa prevede la riforma dell’Euribor?

Per dirla in breve il calcolo dell’Euribor dal primo gennaio 2020 in poi avverrà sulla base di un algoritmo matematico, cioè utilizzando una metodologia più scientifica e non più fiduciaria, per così dire. Infatti, fino almeno al 31 dicembre 2019, il valore dell’Euribor sostanzialmente è determinato da una ventina tra le maggiori banche europee: queste dichiarano il valore degli scambi di denaro che effettuano tra loro e in base a tali informazioni ricavano una media. Dal primo gennaio 2020, invece, l’Euribor sarà calcolato a partire dagli scambi effettivamente effettuati (non su quelli dichiarati).

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Spinta verso i mutui a tasso fisso?

Dunque, è facile capire che, oltre ai problemi che si potrebbero porre agli istituti di credito nel riesaminare milioni di contratti per apportare eventuali modifiche, i nuovi tassi potrebbero essere molto più volatili, visto che sarebbero basate sull’andamento dei mercati; dunque, per via dell’andamento altalenante di questi, i mutuatari potrebbero vedere aumentare improvvisamente le rate del proprio finanziamento. Ciò potrebbe incentivare la sottoscrizione di mutui a tasso fisso anche se la Bce ha ribadito più volte la volontà di mantenere i tassi al livello più basso possibile per ancora molto tempo, quindi, le rate dei mutui a tasso variabile non dovrebbero subire particolari modifiche a seguito della riforma, almeno fino a settembre 2025 quando l’Euribor potrebbe risalire leggermente secondo gli analisti.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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