Bonus 80 euro 2020: Gualtieri “per ora non si tocca”, le rassicurazioni

Pubblicato il 10 Ottobre 2019 alle 13:19 Autore: Guglielmo Sano

Di fronte alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato, il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri ha parlato della conferma del bonus 80 euro.

due mani con banconote
Bonus 80 euro 2020: Gualtieri “per ora non si tocca”, le rassicurazioni

Di fronte alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato, nel quadro della discussione sulla nota di aggiornamento al Def, il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri ha confermato ancora una volta che il bonus 80 euro non si tocca.

Bonus 80 euro: ci sarà anche nella prossima manovra

Il bonus 80 euro comparirà nella prossima Legge di Bilancio. Eventuali decisioni relative a modifiche o circa una sua cancellazione non sono in agenda. Almeno questo ha fatto capire il titolare del MEF Roberto Gualtieri nell’ultima audizione di fronte alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato. Ecco le sue parole: “è intenzione del governo avviare una generale riforma dell’Irpef” ha detto Gualtieri, tuttavia, “non si può fare nei pochi giorni che ci separano dalla manovra”. Dunque, il bonus introdotto ai tempi del governo Renzi comparirà ancora nelle buste paga degli italiani. Al momento, non si sa bene per quanto ancora: potrebbe essere sostituito oppure rimodulato.

L’ipotesi dell’assegno unico

Per esempio, negli ultimi tempi è stata presentata da Graziano Delrio una proposta alternativa al bonus 80 euro che avrebbe lo scopo di accorpare tutte le agevolazioni per le famiglie: si tratta dell’assegno unico. Quest’ultimo sarebbe indirizzato ai nuclei con figli a carico con età non superiore ai 26 anni di età ed un reddito inferiore ai 100mila euro annui.

Anche l’assegno familiare unico verrebbe erogato per 12 mensilità in busta paga proprio come il bonus 80 euro: sarebbe indirizzato solo ha chi ha dei figli e non a tutti i lavoratori dipendenti con una determinata retribuzione (compresa tra 8.174 e 24.600 euro annui) come il suddetto bonus. Quindi, se confluissero nell’assegno unico, quasi 3 milioni di lavoratori perderebbe il diritto a riceverlo.

Per questo motivo pare sia al vaglio dei tecnici dell’esecutivo anche un’altra ipotesi: per le famiglie con minori il bonus 80 euro confluirebbe nell’assegno unico che potrebbe arrivare fino a 240 euro al mese per ciascun figlio. Invece, per i lavoratori dipendenti senza minori a carico continuerebbe a essere erogato nelle consuete modalità.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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