Legge 104: parcheggi riservati, ecco come stanare i furbi con la tecnologia

Pubblicato il 16 Ottobre 2019 alle 08:30 Autore: Daniele Sforza

Parcheggi riservati per Legge 104: la tecnologia viene in soccorso delle persone con handicap per stanare i furbetti. Ecco come.

Parcheggi riservato ai disabili
Legge 104: parcheggi riservati, ecco come stanare i furbi con la tecnologia

I titolari di Legge 104 hanno spesso dei parcheggi riservati, che sovente trovano purtroppo occupati da persone che non ne hanno diritto. Ma arriva la tecnologia in soccorso dei soggetti portatori di handicap, sotto forma di sensori che piazzati sulle aree di sosta riservate alle persone invalide, avranno l’onere di stanare nell’immediato i furbetti che parcheggiano dove non dovrebbero.

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Legge 104: sensori sulle aree di sosta, come funzionano

Questa è solo una delle tredici novità ideate dal Comune di Piacenza in occasione del varo del piano Smart City. Si tratta, entrando più nel dettaglio, di un sistema di sensori finalizzato al monitoraggio dei 700 posti auto riservati ai portatori di handicap, il cui scopo principale è quello di catturare l’informazione di un furbetto che sta parcheggiando dove non dovrebbe, per poi inviarla a un dispositivo collegato in remoto. Quanto appena descritto rientra in un pacchetto di interventi finalizzati ad agevolare i servizi online, ma soprattutto a rendere più forte e rapido il rapporto tra cittadini e istituzioni locali. Come riporta il magazine Libertà, tra le altre misure spiccano anche “i sensori per beccare chi abusa dei parcheggi per carico e scarico merci, colonnine per la ricarica di veicoli elettrici, monitoraggio remoto dei defibrillatori che segnalano guasti, videosorveglianza, controllo digitale dei consumi idrici o energetici negli edifici comunali, domotica e molto altro ancora”.

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Strisce blu e parcheggi: l’invenzione di due ingegneri napoletani

Ma i sensori sulle aree di parcheggio non sono certo una novità, visto che già l’anno scorso se ne era parlato. Più nello specifico aveva fatto “rumore” un progetto di due ingegneri napoletani, fondatori dell’azienda K-City, che hanno inventato un sistema di sensori finalizzato a monitorare la situazione su un’area di sosta delimitata dalle strisce blu. I sensori sono piccoli e si vedono solo se ci si fa caso, ma assolvono a compiti di fondamentale importanza. Tramite un tablet su cui vi è la riproduzione digitale del parcheggio con il sensore, i vigili potranno in tempo reale verificare la situazione. Il sistema di alert prevede notificazioni a tre colori: verde (posto libero), giallo (multa già fatta) e rosso (ticket non pagato). Insomma, prepariamoci a vedere sempre di più sensori sulle aree di sosta, che avranno l’obiettivo di multare i furbetti dei parcheggi a cui non hanno diritto nonché i parcheggiatori abusivi.  

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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