Legge 104: parcheggio strisce blu gratis senza patente, le categorie incluse

Pubblicato il 10 Ottobre 2019 alle 11:58 Autore: Guglielmo Sano

Legge 104: una sentenza della Cassazione interviene in materia di parcheggio a pagamento e disabili senza patente o non automuniti

Segnale parcheggio disabili
Legge 104: parcheggio strisce blu gratis senza patente, le categorie incluse

Una sentenza della Cassazione interviene in materia di Legge 104 e parcheggio a pagamento: ora anche i disabili che non hanno la patente o non sono proprietari di un’auto hanno diritto a parcheggiare entro gli stalli delimitati dalle strisce blu.

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Legge 104 e parcheggio: il ricorso contro il comune di Torino

La Corte di Cassazione è stata chiamata a pronunciarsi sulla questione del parcheggio gratuito per gli accompagnatori dei disabili in seguito al ricorso presentato dall’Onlus Utim (Unione per la tutela delle persone con disabilità intellettiva) contro il Comune di Torino. Quest’ultimo, infatti, nel 2016 aveva emanato una delibera che vietava agli accompagnatori dei disabili senza patente di parcheggiare entro gli stalli delimitati dalle strisce blu sempre ma soltanto per ragioni di salute (visite mediche, per esempio) o di lavoro almeno per dieci volte al mese. Dunque, l’Utim ritenendo tale provvedimento quantomeno discriminatorio nei confronti dei disabili più anziani o con gravi problemi psicofisici, quelli con maggiore necessità di avere un accompagnatore e che difficilmente sono in possesso di un veicolo proprio insomma, ha messo il caso sul tavolo degli Ermellini.

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Legge 104: cosa dice la sentenza della Cassazione?

Ecco allora che gli alti giudici accogliendo il ricorso, pur rilevando che intenzione del comune fosse prevenire gli abusi, hanno sottolineato come il provvedimento causi una difformità di trattamento tra disabili penalizzando quelli senza patente e non automuniti visto che ne vincola il diritto al parcheggio gratuito soltanto ad alcune particolari evenienze. Nello specifico, così si legge nella sentenza 24936 dell’8 ottobre 2019, è “meritevole di tutela l’accesso gratuito del disabile al centro cittadino per motivi di mero svago e di relazione sociale”, di fatto consentito solo ai disabili muniti di patente e veicolo. Inoltre, sempre i giudici rilevano come la prevenzione degli abusi non si può risolvere negando un diritto: predisporre un adeguato sistema di controlli e sanzioni sarebbe il modo adeguato di ridurre i rischi in tal senso.  

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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