Detrazioni fiscali pagamenti digitali, addio pagamenti in contanti

Pubblicato il 16 Ottobre 2019 alle 09:53 Autore: Daniele Sforza

Nella Legge di Bilancio trovano spazio anche le detrazioni fiscali sui pagamenti digitali, un ulteriore incentivo al disutilizzo del contante.

Detrazioni fiscali pagamenti digitali
Detrazioni fiscali pagamenti digitali, addio pagamenti in contanti

Non solo taglio del cuneo fiscale, ma anche disincentivo all’utilizzo del contante, tramite apposite detrazioni fiscali riservate a chi predilige i pagamenti digitali, e quindi effettuati tramite metodo tracciabile. La misura, come anticipato dal Sole 24 Ore, potrebbe rientrare nel pacchetto di misure incluse nel Decreto fiscale collegato alla Manovra. L’obiettivo principale è quello di contrastare l’evasione fiscale, ma quali sarebbero le spese effettuate con carte o bonifico che potrebbero usufruire delle detrazioni?

Detrazioni fiscali: chi paga in contanti non ne avrà più diritto

Per ora si tratta solo di supposizioni e di ipotesi, ma in attesa di conferme e ufficialità al momento si ritiene che le spese detraibili (10% o 19%) potranno essere quelle relative all’istruzione, così come quelle legate alle iscrizioni alle attività sportive. Tra le spese incluse in questo elenco spiccano anche quelle sanitarie in senso lato (potrebbero essere coinvoltei anche i costi di badanti e assistenti sanitari). Si avrà diritto ai bonus fiscali solo se si paga con metodi tracciabili: chi pagherà invece in contanti, non avrà più diritto agli sconti.

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Le altre spese detraibili

Inoltre, stando alle ultime indiscrezioni, la detrazione potrebbe riguardare un maggior numero di spese, anche quelle non direttamente collegate a beni o servizi di prima necessità. E tra queste potrebbero essere incluse le spese per l’idraulico, per il parrucchiere e perfino per le cene al ristorante. La notizia è stata rilanciata anche da Ansa e Adnkronos e prende dunque sempre più quota: la misura che incentiva all’utilizzo delle carte di credito o bancomat andrebbe a sostituire l’altra ipotesi legata allo sconto sull’Iva (del 2%) sui beni acquistati.  

Detrazioni fiscali azzerate per i più ricchi?

Ma le novità sulle detrazioni fiscali non finiscono qui. Il governo potrebbe pensare di eliminare le detrazioni per chi percepisce un reddito superiore a 100-120 mila euro annui. In breve, chi guadagna in misura maggiore non avrebbe più alcun diritto alle detrazioni attualmente previste. L’ipotesi allo studio prevede una riduzione graduale delle detrazioni fino all’azzeramento completo una volta che si arriva alla sopraccitata soglia reddituale annua. Se dovesse andare in porto questa misura, tuttavia, l’entrata in vigore avverrebbe solo a partire dal 2020, con effetti reali sulle dichiarazioni reddituali da compilare nel 2021. Non ci sarebbe alcun effetto retroattivo, insomma.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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