Bonus vacanza 2020 in busta paga, i fondi in Legge di Bilancio

Pubblicato il 16 Ottobre 2019 alle 09:20 Autore: Daniele Sforza

Non ci sarà l’assegno unico il prossimo anno, ma un vero e proprio bonus vacanza per i lavoratori con busta paga. Ecco cosa sta preparando il governo.

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Bonus vacanza 2020 in busta paga, i fondi in Legge di Bilancio

Il governo starebbe pensando a introdurre un nuovo bonus per i lavoratori dipendenti in busta paga: si tratta del cosiddetto bonus vacanza, all’esame per la Legge di Bilancio 2020, che consisterebbe di fatto in una sorta di nuova mensilità da erogare a luglio. L’importo dovrebbe essere di 240 euro, ovvero 20 euro al mese, nel 2020, per poi raddoppiare nel 2021, e arrivare dunque a 480 euro annui (40 euro mensili). Questo beneficio si andrebbe ad aggiungere al bonus Renzi già in essere. Esclusi da questo benefit i lavoratori autonomi.

Bonus vacanza e taglio del cuneo fiscale

Tema centrale della prossima Manovra è certamente il taglio del cuneo fiscale, un pacchetto di misure che prevede diversi incentivi legati alla riduzione delle tasse in busta paga per i lavoratori dipendenti e quindi un aumento della retribuzione netta. Siamo lontani dagli importi originariamente previsti (si era parlato perfino di 1.500 euro annui), che si sono pertanto drasticamente abbassati, anche perché la novità dovrebbe partire dal prossimo luglio, e quindi essere valida solo per un semestre.

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Bonus vacanza a luglio 2020

Il bonus vacanza 2020 potrebbe quindi rientrare tra le voci della busta paga dei lavoratori con reddito fino a 35.000 euro (si attendono conferme sulla possibile estensione della platea anche per il bonus 80 euro, che a oggi è riservato solo a chi guadagna fino a 26.600 euro. Tra i 960 euro del bonus Renzi e i 240 del bonus vacanza, si arriverebbe così a 1.200 euro in più rispetto alla retribuzione netta, anche se i lavoratori abituati a prendere il bonus 80 euro troveranno sorprendente solo l’aggiunta dei 240 euro di luglio. Il bonus Renzi potrebbe infatti essere incluso in questo discorso solo se dovesse essere inglobato in qualche forma di “assegno unico” per i lavoratori o se dovesse essere trasformato o esteso.

Bonus 80 euro: si va verso l’estensione?

Ma ci sono altri soggetti che potrebbero essere sorpresi e avere incrementi retributivi in busta paga: questi ultimi sono, come anticipato sopra, coloro i quali percepiscono redditi fino a 35.000 euro e i soggetti incapienti, ovvero chi percepisce redditi non oltre gli 8.100 euro. C’è l’idea (e se ne parla da un po’ di giorni) di voler estendere il beneficio economico anche a queste categorie di soggetti: tutto sta nel decidere dove far confluire le risorse.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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