Notifica sentenza via pec per avvocati: cos’è e come funziona

Pubblicato il 16 Ottobre 2019 alle 13:24 Autore: Claudio Garau

Notifica sentenza via pec per avvocati: di che si tratta, qual è la fonte normativa di riferimento e come, di fatto, funziona.

Notifica sentenza via pec per avvocati cos'è e come funziona
Notifica sentenza via pec per avvocati: cos’è e come funziona

Oggi la comunicazione degli atti giudiziari può avvenire attraverso le modalità telematiche: così dispone la legge n. 53 del 1994 sulle notificazioni. Vediamo allora come funziona la notifica sentenza via pec per gli avvocati, con modalità sicuramente più agili e veloci di quelle tradizionali.  

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Notifica sentenza via pec: i passaggi essenziali

Anzitutto, è necessario che l’avvocato interessato alla notifica sentenza via pec secondo modalità telematiche, abbia comunicato il suo indirizzo di posta elettronica certificata al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati a cui è iscritto, e che lo stesso indirizzo compaia nel cosiddetto Registro Generale degli Indirizzi Elettronici (ReGIndE). Anche l’indirizzo del destinatario della comunicazione deve però essere inserito in tale registro, altrimenti tale notifica sentenza via pec non potrà essere considerata legittima e non potrà quindi dispiegare i suoi effetti come la decorrenza dei termini.

Per quanto riguarda la notifica telematica, anch’essa – come quella più classica in forma cartacea – comporta che la sentenza sia comunicata in copia autentica (ovvero conforme all’originale), con la relata di notifica come allegato (ovvero la certificazione dell’avvenuta notifica che l’ufficiale giudiziario, o come in questo caso l’avvocato, deve realizzare in calce all’originale e alla copia dell’atto).

La sentenza può essere spedita, pertanto, o scannerizzando la copia autentica, di carta, di cui l’avvocato è in possesso, per estrarre un documento in formato pdf, o scaricando la stessa copia autentica della sentenza, nel sito web del Ministero della Giustizia (è il servizio denominato Polisweb, per cui è necessario il dispositivo di firma digitale).

In quest’ultima ipotesi, l’interessato si troverà davanti a due opzioni: scaricare il duplicato informatico (e non ci sarà bisogno della cosiddetta attestazione di conformità dato che di fatto è un duplicato dell’originale), che andrà specificato nella relata di notifica onde evitare equivoci; oppure scaricare la mera copia informatica, che necessiterà di attestazione di conformità rispetto all’originale inserito nel fascicolo telematico della causa.

In ogni caso, comunque, l’attestazione di conformità andrà immessa sempre nella relata di notifica, ovvero la relazione di notificazione, in cui l’avvocato dovrà indicare tutti i dati obbligatori per legge, al fine di identificare parti in causa, procedimento e atto da notificare. Tale relazione di notificazione va scritta su un documento Word, da trasformare in pdf e inserita la firma digitale.

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L’invio del messaggio pec

Come ultima tappa prima della notifica via pec sentenza, c’è ovviamente l’invio del messaggio di posta, secondo modalità telematiche. Nell’oggetto dovrai inserire una apposita dicitura prevista dalla legge, mentre non sarà obbligatorio compilare il corpo del messaggio. Di seguito andrà allegata la sentenza e la relata di notifica compilata e sottoscritta dall’avvocato.

Occorrerà fare attenzione a controllare che, nella propria casella di posta elettronica, giungano le ricevute di accettazione e di consegna del messaggio, perché soltanto con esse, l’avvocato avrà adempiuto all’onere della prova di aver svolto regolarmente la notifica via pec sentenza.

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L'autore: Claudio Garau

Laureato in Legge presso l'Università degli Studi di Genova e con un background nel settore legale di vari enti e realtà locali. Ha altresì conseguito la qualifica di conciliatore civile. Esperto di tematiche giuridiche legate all'attualità, cura l'area Diritto per Termometro Politico.
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