Reddito di cittadinanza: Calenda “è pieno di disfunzioni, totale stortura”

Pubblicato il 16 Ottobre 2019 alle 18:56 Autore: Giuseppe Spadaro

Reddito di cittadinanza “così com’è fatto è una totale stortura” per Calenda. Le critiche dell’europarlamentare alla misura di sostegno al reddito.

Reddito di cittadinanza: Calenda “è pieno di disfunzioni, totale stortura”

Il reddito di cittadinanza è stato uno degli argomenti dibattuti nel corso dell’ultima puntata di Di Martedì in onda su La7 del 15 ottobre 2019 e condotta dal giornalista Giovanni Floris. Su questo e altri punti si sono confrontati l’ex ministro Carlo Calenda di Siamo Europei e l’ex sottosegretario Claudio Durigon della Lega.

Reddito di cittadinanza, la stoccata di Carlo Calenda

L’europarlamentare in carica Calenda ha fortemente criticato l’impostazione della misura di sostegno al reddito introdotta col decreto n. 4/2019 dall’allora governo in carica sostenuto da Movimento 5 Stelle e Lega. Per Calenda “il reddito di cittadinanza è pieno di disfunzioni”.

L’esponente politico che ha recentemente criticato il Pd per la nuova alleanza di governo con i 5 Stelle prendendone nettamente le distanze, nel corso della trasmissione, ha dichiarato: “È impensabile che tu chiami al colloquio dopo che a quello gliel’hai dato il reddito di cittadinanza. Chiamalo prima di darglielo il reddito perché sennò come siamo fatti in Italia”.

L’esempio di Cinisi

Inoltre l’ex ministro del Governo Renzi ha portato a sostegno della sua tesi un esempio. Le parole di Calenda in trasmissione: “Ma voglio fare un esempio molto concreto: il sindaco di Cinisi aveva aveva circa 80 persone disoccupate nel paese a cui dava €500 al mese per fare due giorni di lavori di utilità. Erano 80 persone in una lista. Da quando c’è il reddito cittadinanza sono diventate due col risultato che queste persone che avevano un’integrazione al reddito, cioè avevano un reddito che gli davano, ma che in cambio dovevano fare qualcosa che è una cosa importante perché dà anche il senso del decoro. Adesso non ci sono più”.

La conclusione dell’esponente politico, oggi convintamente all’opposizione del governo giallo-rosso ovvero del Governo Conte bis, è impietosa: “Il reddito di cittadinanza così com’è fatto è una totale stortura”.

E a proposito del RdC a breve sapremo se e quali modifiche il governo intende attuare. L’ipotesi non è affatto improbabile. Infatti mentre tutti gli esponenti di governo hanno sempre rassicurato circa la permanenza di Quota 100 – come in effetti poi è avvenuto – rispetto alla misura di sostegno al reddito si è parlato più volte di possibili modifiche. Attendiamo di sapere quali saranno.

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L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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