Rc auto: risarcimento colpo di frusta, perché non viene concesso

Pubblicato il 23 Ottobre 2019 alle 14:02 Autore: Daniele Sforza

Ultime notizie su Rc auto: quando viene dato il risarcimento per il colpo di frusta e cosa è cambiato rispetto agli anni precedenti? La normativa.

Rc auto colpo di frusta
Rc auto: risarcimento colpo di frusta, perché non viene concesso

Niente più risarcimento Rc auto per il colpo di frusta subito a seguito di un incidente? La recente normativa sembra stabilire questo, a patto che il danno sia di lieve entità. Se il dolore al collo viene avvertito subito anche in maniera intensa, ma sparisce nel giro di poche ore, allora questo potrebbe essere considerato un danno lieve e quindi non risarcibile. La normativa a cui fare riferimento è la Legge n. 124/2017.

Rc Auto e colpo di frusta da tamponamento: si può ottenere il risarcimento?

Qui, al comma 19, che sostituisce l’articolo 139 del codice delle assicurazioni private (Dlgs n. 209/2005) avente come oggetto il danno non patrimoniale per lesioni di lieve entità, leggiamo quanto segue: “Il risarcimento del danno biologico per lesioni di lieve entità, derivanti da sinistri conseguenti alla circolazione di veicoli a motore e di natanti”, è effettuato secondo i seguenti criteri:

  • A titolo di danno biologico permanente, è liquidato per i postumi da lesioni pari o inferiori al 9% un importo crescente in misura più che proporzionale in relazione a ogni punto percentuale di invalidità; tale importo è calcolato in base all’applicazione a ciascun punto percentuale di invalidità del relativo coefficiente. Inoltre l’importo si riduce con l’avanzare dell’età del soggetto in ragione dello 0,5% per ogni anno di età a partire dall’11° anno di età.
  • A titolo di danno biologico temporaneo, è liquidato un importo di 39,37 euro per ogni giorno di inabilità assoluta; se si tratta di inabilità temporanea inferiore al 100% la liquidazione avviene in misura corrispondente alla percentuale di inabilità riconosciuta per ciascun giorno.

Per danno biologico, specifica la legge, “si intende la lesione temporanea o permanente all’integrità psico-fisica della persona, suscettibile di accertamento medico-legale, che esplica un’incidenza negativa sulle attività quotidiane e sugli aspetti dinamico-relazionali della vita del danneggiato, indipendentemente da eventuali ripercussioni sulla sua capacità di produrre reddito”.

Importante questa parte: “In ogni caso, le lesioni di lieve entità che non siano suscettibili di accertamento clinico strumentale obiettivo, ovvero visivo, con riferimento alle lesioni, quali le cicatrici, oggettivamente riscontrabili senza l’ausilio di strumentazioni, non possono dar luogo a risarcimento per danno biologico permanente”. In breve, il classico colpo di frusta seguito a un incidente è stato depenalizzato e dunque non risulta più risarcibile. Ma ci sono delle condizioni per cui si può ottenere il risarcimento?

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Rc auto, colpo di frusta: quando può essere risarcito

Il colpo di frusta è un modo di denominazione della cosiddetta distorsione del rachide cervicale, ovvero del gruppo costituito da sette vertebre che si trova nella sommità della colonna vertebrale e che, a causa di movimenti innaturali (determinati, ad esempio, da un tamponamento) può subire distorsioni più o meno gravi. Come spiega a Il Salvagente Arturo di Folco, responsabile Sanità Konsumer Italia, si può differenziare un colpo di frusta di lieve entità da uno che porta danni più seri. “Il soggetto potrebbe aver subito un disallineamento della normale postura del rachide cervicale, problema che si può rilevare tramite una radiografia”. Ma cosa comporta questo disallineamento? Potrebbe influire sulla colonna dorsale e lombare, spiega Di Folco, oppure interessare legamenti e muscoli “con una contrattura che può protrarsi nel tempo”, causando nel lungo periodo anche “problemi posturali, dolore e mal di testa”.

A ogni modo, per richiedere il risarcimento dei danni da colpo di frusta (non di lieve entità) bisognerà inoltrare la richiesta di risarcimento alla compagnia assicurativa, che si occuperà di nominare un medico legale che effettui accertamenti strumentali sul danno subito e valutare così l’eventuale importo del risarcimento.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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