Contributi volontari pensioni: termini di pagamento, importo e dettagli

Pubblicato il 16 Novembre 2019 alle 13:10 Autore: Guglielmo Sano

Quali sono le tempistiche e le modalità con cui i lavoratori devono espletare gli obblighi relativi al pagamento dei contributi volontari?

Operaio in fabbrica
Contributi volontari pensioni: termini di pagamento, importo e dettagli

Quali sono le tempistiche e le modalità con cui i lavoratori devono espletare gli obblighi relativi al pagamento dei contributi volontari?

Contributi volontari: quando fare il versamento?

Per conoscere le disposizioni fondamentali in merito al versamento della contribuzione volontaria bisogna riferirsi, innanzitutto, all’articolo 1 della Legge 47/1983. Esso prescrive che una volta fatta richiesta all’Inps e dopo che l’ente avrà concluso le verifiche necessarie dei requisiti, nonché la quantificazione degli importi, il lavoratore che intende effettuare il versamento dei contributi volontari riceverà quattro bollettini Mav all’anno, cioè uno per ciascun trimestre dell’anno, con somma da pagare e scadenza entro cui effettuare il pagamento.

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Il versamento dovrà essere effettuato entro il trimestre successivo a quello di riferimento. Va dunque sottolineato che i contributi volontari possono essere versati anche per i sei antecedenti alla data di presentazione della domanda all’Inps ma non per periodi antecedenti a questi. Se il versamento non avviene entro le scadenze trimestrali le somme non possono valere ai fini contributivi, quindi, saranno rimborsate al lavoratore. Quest’ultimo può però scegliere di far valere la somma versata per il trimestre successivo (il trimestre precedente rimarrà comunque scoperto).

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Come si versano e importo

Il versamento dei contributi volontari può avvenire, oltre che tramite bollettino Mav, anche attraverso l’app pagoPA oppure presso le tabaccherie che espongono il logo Servizi Inps. Detto ciò, come si calcola l’importo da versare? L’ammontare dei contributi da versare si calcola applicando alla retribuzione delle ultime 52 settimane lavorate un’aliquota del 27,86% per gli ex dipendenti fino al 31 dicembre 1995 e del 33% per gli ex dipendenti a partire dal primo gennaio 1996. In una circolare risalente a marzo, l’Inps ha precisato che, nel 2019, per gli autorizzati prima del 31 dicembre 1995 il contributo minimo settimanale sarà pari a 67,72 euro mentre per gli autorizzati post 1 gennaio 1996 l’importo sarà pari a 57,19 euro.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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