Sigarette elettroniche: per Salvini nuova tassa in vista. Quali prospettive?

Pubblicato il 26 Novembre 2019 alle 13:00 Autore: Claudio Garau

Sigarette elettroniche e ipotesi nuova tassa: la vicenda che ha coinvolto in questi giorni Grillo e Salvini e le possibili prospettive.

Sigarette elettroniche per Salvini nuova tassa in vista. Quali prospettive
Sigarette elettroniche: per Salvini nuova tassa in vista. Quali prospettive?

In un periodo in cui in politica dominano le vivaci discussioni su manovra e nuove entrate fiscali, non può mancare – quasi ogni giorno – qualche nuove proposta o qualche modifica di un’imposta già esistente. Parliamo di seguito, in particolare, delle sigarette elettroniche: è possibile una nuova tassa a partire dal prossimo anno? Vediamolo.

Se ti interessa saperne di più su plastic tax e sugar tax, importi e funzionamento, clicca qui.

Sigarette elettroniche: l’ipotesi di tassa e la vicenda Grillo-Salvini

Si tratta, al momento, di un semplice cenno, una considerazione che emerge dal noto blog di Beppe Grillo e che l’opposizione – per il tramite di Matteo Salvini – ha però in questi giorni sottolineato con forza, come a paventare un nuovo effettivo balzello anche per coloro che, pur di non rinunciare al vizio del fumo, si buttano nelle sigarette elettroniche o e-cig. Al momento nulla in merito trapela dalle fonti governative, ma non è escluso nulla a riguardo.

Insomma si tratta di un nuovo capitolo dell’ormai radicata querelle tra Lega e M5S, a seguito della burrascosa separazione di fine estate. In particolare, il leader del Carroccio ha di fatto lanciato il sospetto di una tassa in arrivo, magari già a partire da gennaio, sulle sigarette elettroniche.

Matteo Salvini ha infatti commentato un articolo apparso sul blog di Beppe Grillo, lanciando il sospetto di una tassa in arrivo sulle e-cig. Le parole non lasciano dubbi circa il punto di vista del leghista: “Il Governo non riesce a smettere: dopo le tasse su plastica, merendine o auto aziendali adesso pensa di stangare perfino le sigarette elettroniche, come suggerito da Grillo“.

Appunto il riferimento è ad un articolo recentemente pubblicato nel blog di Beppe Grillo, inerente il pericolo dell’utilizzo delle sigarette elettroniche. In esso, il fondatore del M5S usa toni piuttosto chiari circa il possibile rischio connesso all’uso di sigarette elettroniche, e nell’articolo si legge: “Le sigarette elettroniche, o e-cig, si stanno vendendo come fossero caramelle. Quest’anno, questo mercato raggiungerà i 26 miliardi di dollari di vendite in tutto il mondo. Nei prossimi sei anni, si ritiene che questo volume raddoppierà. Ci sono serie preoccupazioni circa il loro impatto sulla salute, e, sfortunatamente, poche risposte”. Il comico genovese aggiunge poi una serie di dati e di considerazioni inerenti gli effetti sul lungo termine, provocati dall’utilizzo di sigarette elettroniche, esprimendosi così sui giovani che le usano: “sviluppano depressione e ansia da giovani o da adulti. La dipendenza dalla nicotina delle e-cig potrebbe condurli ad altre dipendenze e problemi mentali”.

Se ti interessa saperne di più sulla recente proposta di legge di abolizione del canone Rai, clicca qui.

Come accennato, per il momento siamo sul terreno delle ipotesi e tutto è possibile: non si sa pertanto se verrà effettivamente introdotta una tassa sigarette elettroniche e con quale impatto in termini economici. Ciò che invece già si sa è che nella manovra finanziaria è prevista una specifica tassa su cartine e filtri per sigarette, che riguarderà a partire dal primo gennaio i “prodotti accessori ai consumi di tabacchi“. Secondo le stime degli osservatori, tale nuova imposta farà incrementare il prezzo di una confezione da 20 cartine di circa 10 centesimi.

Concludendo, i dettagli, anche sul piano fiscale, della legge di Bilancio – con l’approssimarsi della fine dell’anno – andranno sicuramente via via chiarendosi e definendosi: non resta che attendere i futuri sviluppi in merito.

Segui Termometro Politico su Google News

Scrivici a redazione@termometropolitico.it

L'autore: Claudio Garau

Laureato in Legge presso l'Università degli Studi di Genova e con un background nel settore legale di vari enti e realtà locali. Ha altresì conseguito la qualifica di conciliatore civile. Esperto di tematiche giuridiche legate all'attualità, cura l'area Diritto per Termometro Politico.
Tutti gli articoli di Claudio Garau →