Isee genitori separati: chi deve farlo, come funziona e quando si presenta

Pubblicato il 5 Dicembre 2019 alle 16:35 Autore: Claudio Garau

Isee genitori separati: cosa dice la legge sull’Isee degli ex-coniugi? Quali sono i casi che rilevano e come funziona l’indicatore in queste circostanze

Isee genitori separati chi deve farlo, come funziona e quando si presenta
Isee genitori separati: chi deve farlo, come funziona e quando si presenta

L’Isee – come sappiamo – è quella certificazione scritta, che l’Inps rilascia agli interessati, in cui è segnalato l’indicatore della situazione economica equivalente di un nucleo familiare. Con esso in pratica è misurato il livello economico di una famiglia, tenendo conto di elementi quali reddito, patrimonio e caratteristiche del nucleo stesso. Tale documento è fondamentale per poter usufruire di alcune prestazioni ed agevolazioni sociali e sanitarie. Vediamo di seguito come funziona l’Isee genitori separati, chi deve farlo e quando si configura l’ipotesi.

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Isee genitori separati: il contesto di riferimento e le situazioni

Tale indicatore tiene conto di un vasto numero di fattori, dato che include tutti i redditi prodotti in un anno ed il patrimonio dei vari componenti del nucleo familiare. Esso può rilevare in un numero davvero ampio di ipotesi e situazioni concrete, dato che permette ad un nucleo familiare – che si trova entro determinati parametri di natura economica – di ricevere vari bonus e prestazioni in modo gratuito o comunque ad un prezzo più basso di quello ordinario (pensiamo ad esempio agli sconti sulle tasse universitarie o ai bonus assistenza domiciliare). E va rimarcato che il concetto di nucleo familiare – fondamentale ai fini Isee – non riguarda soltanto persone che si trovano a convivere felicemente: esiste insomma la possibilità dell’Isee genitori separati.

Occorre però distinguere tra differenti ipotesi di genitori separati, dato che la legge a seconda delle circostanze, dà indicazioni diverse. Vediamo allora le varie situazioni che possono presentarsi, dato che in alcuni casi i genitori separati potranno essere inclusi nello stesso nucleo, mentre in altri no (e dovranno allora presentare un proprio autonomo Isee per ottenere i benefici socio-assistenziali). Ecco i casi:

  • anzitutto, i genitori separati di fatto saranno nella stessa situazione dei genitori sposati e conviventi, con stessa residenza o meno (quindi Isee “congiunto”). Per rilevare la condizione di “separazione”, deve infatti scattare o l’iter di separazione legale o l’iter di separazione consensuale o – ancora – la negoziazione assistita: eventualità che per le ex- coppie di fatto non possono sussistere.
  • genitori separati ma conviventi: in questa situazione andrà fatta una normale richiesta di Isee standard, includendo nello stesso nucleo familiare anche l’ex-coniuge. In pratica, colui che domanda l’Isee, deve indicare nella documentazione l’ex marito o moglie, riportandolo nel quadro Fc1 come “P – altra persona del nucleo”. Insomma, tutti i dati reddituali e patrimoniali degli ex-coniugi continueranno ad essere sommati tra loro: se non si vuole tale situazione, uno dei due dovrà spostare la residenza in un altro luogo, andando a vivere altrove.
  • il caso forse più tipico è, tuttavia, quello dei genitori separati o divorziati, non conviventi, con un figlio che vive continuativamente con uno dei due genitori. In queste circostanze, le regole da seguire sono le seguenti: se il figlio è maggiorenne va incluso nel nucleo familiare del genitore di cui è a carico dal punto di vista fiscale, sebbene sia inserito in uno stato di famiglia differente perché convivente con l’altro genitore. Se invece il figlio è maggiorenne ed a carico di più persone, va incluso nel nucleo familiare del genitore con il quale effettivamente convive. Se il figlio è minorenne ed inserito nel nucleo familiare del genitore con cui convive, va utilizzato lo specifico modello Isee minorenni, previsto dalla riforma Isee 2015 ed entrato in vigore il primo gennaio dello stesso anno: esso rileva in tutti i casi in cui nel nucleo familiare è presente un solo genitore ed un figlio minore di 18 anni. È chiaro che ben differenti possono essere le situazioni concrete: sarà opportuno allora rivolgersi – per tutte le delucidazioni del caso – ad un Caf o ad un consulente preparato, per la corretta analisi della situazione patrimoniale e reddituale.

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Quando vale la dichiarazione separata?

Concludendo, elenchiamo in sintesi le principali ipotesi in cui la legge vieta – in ogni caso – di presentare insieme la dichiarazione Isee, perché trattasi di genitori separati e non rientranti nello stesso nucleo familiare: perdita della potestà genitoriale di uno dei genitori sui figli; sussistenza di una domanda di divorzio in tribunale; abbandono del tetto coniugale da parte del coniuge; separazione legale senza convivenza; ed, ancora, sussistenza di un’ordinanza di separazione a seguito della richiesta di nullità delle nozze.

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L'autore: Claudio Garau

Laureato in Legge presso l'Università degli Studi di Genova e con un background nel settore legale di vari enti e realtà locali. Ha altresì conseguito la qualifica di conciliatore civile. Esperto di tematiche giuridiche legate all'attualità, cura l'area Diritto per Termometro Politico.
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