Azioni Moncler: vola la quotazione dopo interesse Kering

Pubblicato il 8 Dicembre 2019 alle 16:30 Autore: Giovanni Frulio

Le azioni Moncler sono schizzate del 12% consentendo ad CEO di veder crescere il proprio patrimonio di quasi 180 milioni di dollari in poche ore.

Azioni Moncler vola la quotazione dopo interesse Kering
Azioni Moncler: vola la quotazione dopo interesse Kering

Il gruppo Kering, con sede a Parigi, è il gigante del lusso dietro Gucci e Balenciaga. È notizia del 5 Dicembre che il gruppo francese si sia avvicinato al marchio Moncler amministrato da uno dei manager più brillanti del nostro tempo: Remo Ruffini. Bloomberg, che ha rilanciato la notizia, afferma che l’amministratore delegato di Kering, Francois-Henri Pinault, stia avendo contatti con Ruffini per la trattativa di acquisizione dello storico marchio che pesa sul mercato per oltre 11 miliardi di euro, di cui oltre il 20% in possesso proprio del CEO e presidente Ruffini.

Un patrimonio, quello del CEO, in costante crescita se si pensa che per il 2018 Ruffini non figurava nemmeno tra i primi mille più ricchi uomini al mondo, secondo l’annuale classifica stilata da Forbes, mentre quest’anno punta ad affermarsi tra i primi 950 con oltre 100 posizioni guadagnate (anche grazie all’impennata del titolo Moncler in borsa dopo la diffusione della notizia dell’interesse di Kering).

Schizza il valore delle azioni Moncler (+12%)

I mercati, infatti, hanno immediatamente recepito l’interesse e le potenzialità dell’accordo come una rampa di lancio per gli affari di entrambe le realtà del settore della moda di lusso. Il titolo Moncler è schizzato del 12% consentendo ad CEO di veder crescere il proprio patrimonio di quasi 180 milioni di dollari in poche ore.

Non solo, il sentimento del mercato è di generale fiducia nei confronti di entrambe le realtà che si ritroverebbero ad implementare le proprie risorse nella lotta alla concorrenza capitanata da un’altra francese, la Louis Vuitton Moët Hennessy, che recentemente si è resa protagonista dell’acquisizione di Tiffany & Co. per un valore di oltre 16 miliardi. Un accordo con Moncler consentirebbe a Kering di poter arricchire i propri asset organizzativi con un marchio campione di crescita negli ultimi decenni.

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Anno d’oro per la Moncler

Ecco che per Moncler si conclude un anno decisamente da ricordare, infatti soltanto 12 mesi fa le azioni del noto piumino venivano scambiate mediamente tra i 27 ed i 30 euro l’una ed oggi gli scambi si mantengono intorno ai 40 euro per titolo. Un successo che vede protagonista ancora una volta il CEO Ruffini che, nell’eventualità di una acquisizione, si ipotizza possa mantenere una rilevante quota societaria che rafforzerà ancora di più la fiducia degli investitori e che lascerebbe pensare che la base di prezzo per azione non sarà inferiore ai 50 euro. Una parabola crescente iniziata soltanto nel 2013 con una IPO da poco più di 10 euro per azione.

Il Presidente e CEO di Moncler, che ha acquistato il marchio allora in fallimento nel 2003, lo ha trasformato in un marchio del valore di miliardi mettendo in discussione e ridisegnando tutti gli schemi sulla quale si sorreggeva per poi riuscire a portarlo all’IPO del 2013. Ruffini ha da sempre sottolineato l’importanza dell’innovazione per Moncler e la grande opportunità che un mercato in crescita, come quello della moda di lusso, avrebbe potuto offrire a coloro che fossero stati capaci di innovarsi.

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L'autore: Giovanni Frulio

Appassionato di management aziendale ed energetico, seguo attivamente la politica ed il mondo delle imprese e della finanza.
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