Atalanta, il giorno dopo è ancora più bello. Ora arriva il meglio

Pubblicato il 12 Dicembre 2019 alle 15:50 Autore: Lorenzo Annis

Una vittoria bella quanto inaspettata quella che l’Atalanta ha portato a casa ieri sera da Kharkiv, casa dello Shakhtar Donetsk. Tre punti…

Atalanta, il giorno dopo è ancora più bello. Ora arriva il meglio
Atalanta, il giorno dopo è ancora più bello. Ora arriva il meglio

Una vittoria bella quanto inaspettata quella che l’Atalanta ha portato a casa ieri sera da Kharkiv, casa dello Shakhtar Donetsk. Tre punti che sono valsi una storica qualificazione alla fase ad eliminazione diretta della Champions League, prima squadra a riuscirci dopo aver collezionato tre sconfitte nelle prime tre partite del girone. Nonostante soli sette punti conquistati, la Dea lunedì sarà a Nyon in attesa di capire quale sarà il prossimo ostacolo da affrontare e provare a superare.

Qualunque esso sia, l’Atalanta andrà a giocarsela contro chiunque a viso aperto come accaduto nella fase a gruppi, quando dopo le prime uscite è sembrata essere una squadra destinata a salutare l’Europa già in dicembre.

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L’Atalanta va. Nonostante tutto

È giusto mettere in chiaro che non è un’impresa quella compiuta da Gasperini e i suoi ragazzi. Le imprese sono altre e solitamente, nel calcio, si riassumono in un più semplice Davide che batte Golia. Subito dopo il sorteggio dell’agosto scorso, tutti sapevamo che i bergamaschi avrebbero avuto grosse chance di passare il turno, avendo pescato quasi il meglio considerata la partenza dalla quarta fascia.

Quindi, più che un’impresa questa è stata consapevolezza dei propri mezzi, unione di intenti e tutte quelle sensazioni che i giocatori hanno provato dopo un inizio da incubo, quando in pochi avrebbero creduto in un finale simile. Le grandi storie e le grandi squadre si costruiscono proprio così e questo è un mantra dell’Atalanta di queste ultime stagioni, una squadra che non smette mai di stupire, bella da vedere e tanto operaia.

Questo successo, diciamolo, fa venire l’acquolina in bocca e alimenta il desiderio di vivere serate come quella di ieri più spesso. L’entusiasmo si può dunque riflettere anche nel campionato, con la lotta per la zona Champions League più aperta che mai come ormai da lunga tradizione.

Non solo Gasperini

Con l’avvento in panchina di Gian Piero Gasperini l’Atalanta ha trovato la svolta. Dopo troppi anni di anonimato con in mezzo anche qualche retrocessione in Serie B, è arrivata dopo oltre un ventennio l’Europa e una crescita esponenziale che oramai dura da almeno tre anni. Il mister torinese ha indubbiamente tantissimi meriti per come ha portato e continua a portare avanti il proprio lavoro, ma certi traguardi li raggiungi anche grazie ad una società seria e stabile alle spalle.

La famiglia Percassi ha lavorato in sordina per tanti anni, puntando sul settore giovanile, un’ottima dirigenza e una fitta rete di scouting che ha portato alla luce numerosi talenti sconosciuti ai più fino a qualche stagione fa. Investire bene il più delle volte fa guadagnare bene e non si parla solo ed esclusivamente di soldi; erano anni che in Italia non si vedeva un progetto “provinciale” così serio e ben costruito.

Anche il mondo sta pian piano iniziando a conoscere l’Atalanta e questo non può che essere un bene per tutti quanti: le sostanziali differenze che tutt’oggi vigono tra il calcio italiano e quello inglese tra tutti, si appianano un minimo grazie a questa qualificazione che ai nerazzurri porta soldi, gloria personale, fama e tanto altro.

Lunedì durante sorteggio degli ottavi di finale saranno in molti a non voler pescare l’Atalanta, che continuerà ad omaggiare lo stadio di San Siro almeno per una notte in più. Capiti quel che capiti, che sia PSG o Lipsia, questo è un anche bel calcio a chi nel mondo del calcio investe solo per tornaconto personale, finendo magari per rovinare intere piazze, quando esempi come questo dimostrano che il calcio può essere passione, divertimento e, perché no, appunto business. Purché ognuno reciti nel migliore dei modi la propria parte.

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L'autore: Lorenzo Annis

Nato il 1° luglio del 1996, è nel Termometro Politico dal 2017. Scrive prevalentemente di sport dividendosi tra pallone e pedali, le sue più grandi passioni sportive.
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