Il TP intervista l’On. Stefano Allasia: “la cittadinanza italiana si conquista con il merito”

Pubblicato il 6 Ottobre 2009 alle 16:34 Autore: Redazione
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Come giudica la decisione dell’UDC di non stringere alleanze nazionali, ma solo locali in previsione delle elezioni regionali 2010?

Penso che questa decisione – esattamente come lo è stata alle provinciali – sia una scelta di comodo; in alcune città dovevano appoggiare il centro sinistra e in altre il centro destra. Dal momento che in Piemonte, ad Alessandria e a Torino, l’Udc ha scelto di appoggiare il centro sinistra penso non possa essere un alleato affidabile e con il quale si possa facilmente dialogare per le elezioni regionali del 2010.

Ci potrebbe riassumere i risultati ottenuti sinora dalla X Commissione, Attività Produttive Commercio e Turismo, di cui Lei è membro?

Da un anno a questa parte stiamo lavorando su un progetto bipartisan per il rilancio della nostra economia e per sostenere le piccole e medie imprese fortemente penalizzate da questa crisi. Stiamo facendo il possibile anche se non è certamente una cosa semplice dal momento che quella che si sta affrontando è una crisi internazionale e non circoscritta al nostro Paese. Stiamo già ottenendo, come dichiarato anche dalle parti sindacali sentite in audizione, dei buoni risultati quindi andremo avanti in questa direzione.

Parlando del sistema delle piccole e medie imprese, non crede che la strutturazione attuale del sistema industriale del Nord, con aree concentrate su un unico settore (per banalizzare: tondini nelle valli bergamasche, mobili a Lissone etc etc) ci esponga in maniera particolare alla crisi? I dati in possesso della Commissione evidenziano delle risposte diverse in questi distretti rispetto a quelle di sistemi su scala più grande?

Si potrebbe pensare che questa strutturazione industriale sia svantaggiosa; in realtà io penso che proprio le peculiarità del nostro territorio, se valorizzate adeguatamente, possano essere il nostro punto di forza. Proprio perché pensiamo che queste unicità territoriali siano estremamente importanti, a livello nazionale, quindi da Nord a Sud, la X commissione ha organizzato i finanziamenti per tutelare le nostre industrie e il nostro know how; proprio queste industrie, infatti, hanno reso grande il nostro Paese e il settore manifatturiero che riscuote successo in tutto il mondo.

Veniamo alla questione delle ronde di cittadini: Silvio Berlusconi ha affemato il 19 Marzo 2009 di non volere le ronde per evitare che l’opposizione le scambiasse come modo di sostituire le Forze dell’Ordine. Berlusconi ha anche affermato lo stesso giorno che la Lega sia molto esigente e non possa sempre ottenere tutto. Quale la sua Sua posizione sulle affermazioni del Presidente del Consiglio?

Il Ministro Roberto Maroni ha emesso il decreto attuativo ad agosto proprio per avere il tempo di chiarire qualsiasi dubbio potesse sorgere. Penso che in questi mesi si sia capito meglio l’obiettivo che hanno queste associazioni di cittadini e che si sia anche capito che non sostituiscono in nessun modo le Forze dell’Ordine; queste associazioni vogliono aiutarle e possono salvaguardare il nostro territorio con obiettivi anche differenti dalla sicurezza. Ad esempio esistono le ronde ecologiche per la pulizia del territorio, come quelle che esistono a Cossato (Biella), o quelle per tutelare i pensionati quando vanno a ritirare la pensione.

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L'autore: Redazione

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