Il TP intervista l’On. Stefano Allasia: “la cittadinanza italiana si conquista con il merito”

Pubblicato il 6 Ottobre 2009 alle 16:34 Autore: Redazione
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Durante il recente intervento alle Nazioni Unite, Berlusconi ha affermato che non bisogna applicare restrizioni al libero mercato, quali per esempio dazi doganali. Questo però è stato spesso un punto su cui Giulio Tremonti, Ministro dell’Economia e delle Finanze, ha basato la sua politica economica, specie in relazioni alle esportazioni cinesi. Quale la posizione della Lega Nord in merito?

La Lega Nord già dieci anni fa ha messo in luce questo problema, ossia diciamo da sempre di non sottovalutare l’impatto negativo che possono avere le importazioni dall’ Asia e dall’Est Europa sulla nostra produzione. I dazi doganali, come avviene già in altri paesi, possono essere certamente un modo per salvaguardare, nel nostro Paese, il Made in Italy. Servono quindi alle nostre imprese, ma anche per evitare delocalizzazioni, che inevitabilmente porterebbero ad una drammatica riduzione dei posti di lavoro. Anche se la Comunità europea può non essere d’accordo, se fossi io a dover scegliere, deciderei di tutelare, anche con i dazi, i miei concittadini e le industrie italiane.

Questione immigrati: ci potrebbe descrivere la posizione ufficiale della Lega in merito a cittadinanza agli immigrati regolari ed in merito agli sbarchi lungo le coste italiane?

Non siamo contrari a dare la cittadinanza agli immigrati, ma pensiamo che non sia qualcosa che si può dare per scontato o che deve essere concessa di diritto; la cittadinanza italiana si conquista con il merito: non vogliamo né allungare né accorciare il tempo per acquisirla, bensì lavorare per alleggerire le pratiche burocratiche, ad oggi ancora molto lunghe. Quando parlo di merito intendo conoscere la lingua, la cultura e il territorio in cui si vive. Per quanto riguarda gli sbarchi, invece, penso che questo governo sia riuscito a fare ciò che altri avevano solo avviato a parole. Gli sbarchi sono diminuiti notevolmente nonostante le tante critiche e le tante polemiche spesso prive di fondamento. Anche se le nostre politiche vengono considerate ingiustamente razziste, sono quelle che permetteranno una migliore integrazione e che ci danno la possibilità di offrire asilo a coloro che hanno realmente i requisiti evitando così errori e lungaggini spiacevoli.

Ultima domanda: che idea si è fatta delle ultime dichiarazioni del Presidente della Camera, Gianfranco Fini e pensa che queste potranno avere ripercussioni sulla coesione della maggioranza in Parlamento?

Sono posizioni certamente autorevoli che vanno rispettate, ma anche autonome. Non devono preoccupare più di tanto dal momento che sarebbe stato certamente più preoccupante se queste esternazioni fossero arrivate da uno dei ministri. Inoltre ritengo che il premier Silvio Berlusconi e il ministro Roberto Maroni siano stati molto chiari: la priorità è quella di dare la possibilità di vivere e di lavorare onestamente sul territorio italiano.

 

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