Influenza gennaio 2020: sintomi, picco e quando colpisce i bambini

Pubblicato il 3 Gennaio 2020 alle 13:13 Autore: Daniele Sforza

Gli ultimi dati sulla influenza gennaio 2020: ecco i principali sintomi, soprattutto sui bambini, e il numero dei contagiati.

Influenza gennaio 2020 sintomi e picco
Influenza gennaio 2020: sintomi, picco e quando colpisce i bambini

Stando all’ultimo rapporto Influnet relativo alla settimana che va dal 23 al 29 dicembre 2019, c’è stato un lieve calo del numero dei casi di sindrome simil-influenzale, causato prevalentemente dalla chiusura delle scuole per le festività natalizie. In Italia l’incidenza totale è pari a 3,7 casi per mille assistiti, ma la fascia di età maggiormente colpita è quella sotto i 5 anni (9,9 casi per mille assistiti). La fascia di età meno colpita è quella over 65 (1,85 casi per mille assistiti). Il numero dei casi stimati in questa settimana, si legge nel rapporto, è pari a 225.000 circa, per un totale di circa 1.587.000 casi dall’inizio della sorveglianza. Le Regioni maggiormente colpite sono la Campania, le Marche e la Provincia Autonoma di Trento.

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Influenza gennaio 2020: i sintomi

I principali sintomi dell’influenza riguardano l’improvvisa comparsa di febbre alta, accompagnata da dolori muscolari e dall’insorgenza della tosse. A questi sintomi si associano anche altri fattori comuni, come la presenza di brividi, la spossatezza, mal di gola, mal di testa e mancanza di appetito. Il periodo di guarigione è in media di 7-10 giorni, ma per gli over 65 e i bambini piccoli così come i soggetti affetti da patologie croniche devono prestare maggiore attenzione perché sono maggiormente esposti al rischio di complicazioni (quindi il periodo di guarigione e convalescenza risulta più lungo).

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Influenza gennaio 2020: atteso il picco

A gennaio potrebbe esserci il picco influenzale. Lo ha riferito il direttore del Dipartimento Malattie infettive dell’Iss Gianni Rezza: “La curva dei contagi segue quella dello scorso anno. Ci attendiamo nelle prossime settimane un’impennata della velocità di circolazione”. In ogni caso non c’è ancora un ceppo di virus predominante e ciò non chiarisce se l’influenza 2020 sarà più grave di quella dello scorso anno. Buone nuove sul fronte della campagna vaccinale, che “sta andando meglio degli anni passati”, ha affermato il segretario della Fimmg Silvestro Scotti.

Febbre nei bambini: come comportarsi?

I bambini che hanno meno di 12 mesi e che hanno una febbre sopra i 38,5 gradi devono essere visitati dal pediatra o accompagnati al pronto soccorso, mentre i neonati che hanno meno di 1 mese e che contraggono febbre alta devono essere portati subito al pronto soccorso. Seguire le indicazioni del pediatra in caso di febbre e tenere il bambino a riposo a casa, in un ambiente non eccessivamente caldo. Si consiglia di areare la stanza spesso e reidratarlo con minestre o acqua (o latte materno in caso di neonati). In caso di raffreddore si suggeriscono i lavaggi con acqua salina.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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