Youtube: nuove regole privacy per bambini. Ecco cosa cambia

Pubblicato il 8 Gennaio 2020 alle 21:25 Autore: Giuseppe Spadaro

Modifiche da parte di Youtube finalizzate a custodire la privacy dei più piccoli con limitazioni relative allla raccolta dei dati e la pubblicità.

Una mano mantiene uno smartphone che ha la schermata di YouTube
Youtube: nuove regole privacy per bambini. Ecco cosa cambia

Torniamo, nella stessa giornata, a parlare di Youtube ma per ragioni diverse. Si tratta certamente della piattaforma più conosciuta al mondo per la condivisione di video. Ma come tutti i grandi attori della Rete la loro grande diffusione ed il loro utilizzo su scala globale pone e fa emergere criticità che di volta in volta vanno affrontate. Tra queste c’è ad esempio quella relativa alla regolamentazione dei dati riferito all’utilizzo dei minori. Va fatto presente che la Federal Trade Commission nello scorso settembre ha multano la società per aver violato le norme che regolano la raccolta di dati sui minori.

Youtube, cosa cambia

A distanza di alcuni mesi, c’è una novità. La notizia rilanciata dal sito ilsalvagente.it come da Ansa riguarda le nuove regole di Youtube per proteggere proprio la privacy dei bambini. La finalità è quella di limitare e diminuire le ricerche in ordine alla raccolta dati e pubblicità. Youtube ha dunque annunciato di aver innalzato il livello di protezione a tutela dei più piccoli. “YouTube da oggi tratta i dati personali di chiunque guarda contenuti per bambini sulla sua piattaforma come se si trattasse di un minore, e questo a prescindere dall’età dell’utente”.

La comunicazione è stata data direttamente dalla società il cui impegno è quello di distinguere in modo preciso e sempre più netto quali siano i contenuti destinati ai bambini, affidandosi sia a chi li crea sia a dei software ad hoc.

Le critiche

C’è chi comunque non ritiene soddisfacenti le modifiche annunciate da Youtube. L’Ansa riporta le dichiarazioni di Josh Golin, direttore esecutivo della Campaign for Commercail-Free Childhood, uno dei gruppi che ha denunciato YouTube alla Federal Trade Commission. “Ci sono ancora delle grigie che riguardano contenuti non rivolti esplicitamente ai bambini, ma che sono visti soprattutto dai bambini”. Prima delle ultime modifiche c’erano già stati dei cambiamenti nel corso del 2019. Infatti, da marzo 2019, la piattaforma ha sospeso i commenti nei video che vedono protagonisti minori che possono essere a “rischio di tentativi di adescamento”.

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L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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