Questa candela odora come la vagina di Gwynet Paltrow, e la terza guerra mondiale termina così

Pubblicato il 13 Gennaio 2020 alle 15:21
Aggiornato il: 14 Gennaio 2020 alle 18:51
Autore: Nicolò Zuliani
Questa candela odora come la vagina di Gwynet Paltrow, e la terza guerra mondiale termina così

Il solo modo sensato per prendere le opinioni degli attori di Hollywood è un mix tra il monologo di Ricky Gervais e l’esternazione di Anthony Hopkins intervistato da Brad Pitt: “Actors are pretty stupid. My opinion is not worth anything”. C’è stato un tempo in cui si credeva attori, cantanti e VIP rappresentassero il popolo, o almeno ne seguissero le battaglie.

Oggi sappiamo che non è così, e la percezione del paese reale è quella di ricchi, privilegiati e annoiati idioti che si dedicano a cazzate per darsi un tono. Non che loro facciano qualcosa per smentire: fu straordinario il summit in Sicilia, quando l’elite culturale mondiale si diede appuntamento tra yacht e jet privati per parlare del tempo, e per farlo spesero milioni di dollari tra luci strobo e allestimenti costringendo i cittadini siciliani a tenere le finestre chiuse.

I giornali italiani sono i più schierati d’Europa, e parlano a un “popolo” che non esiste

Gwynet Paltrow è la punta di diamante di questa gente bizzarra.

Il corpo degli attori è il loro strumento di lavoro e devono essere esteticamente impeccabili, salvo quando la parte lo richiede. Per avere un fisico tonico, a una persona in salute basta mangiare bene e fare sport: è un semplice principio fisico di calorie che entrano e calorie che escono. Applicando un minimo di autodisciplina, sacrificio e motivazione, in sei mesi chiunque può avere un fisico eccezionale.

Dopotutto ci riesce Grezzolonio Tamarri con la terza elementare in provincia, ci sono riuscito io che bevo come una spugna, ergo ci può riuscire chiunque. Ma la forma mentis dell’uomo predilige paganesimo, misticismo, scuse e pillole magiche: questo crea un’opportunità di lavoro per i più disparati ciarlatani, tra cui Gwynet Paltrow.

Negli anni questa bionda dall’aria coccolosa ha deliziato il mondo parlando delle solite, pallosissime cazzate remixate dal new age quali energie mistiche, pseudoscienza, pietre nella vagina che aiutano il detox, ha assunto esperti perché scegliessero i libri migliori con cui arredare la propria libreria, e altre amene bagigiate spinte dalla sua strampalata azienda di eCommerce, Goop, i cui spot sono la versione moderna di Jonestown.

Negli USA, dove il quoziente intellettivo medio rasenta quello di un bonobo morto, la gente mangia mac and cheese domandandosi come mai pesa come un incrociatore e la risposta ovvia è “perché ho gli spiriti maligni nella vagina”. Dunque Gwynet e le sue mistiche truffe vanno alla grande. Qualche giorno fa ha messo in vendita per 75 dollari una candela profumata chiamandola “This smells like my vagina”, subito sold out.

Una storia di fantasmi, vera

Perché?

Bè, perché non c’è niente di meglio che invitare ospiti in una casa che odora come la vagina di Gwynet Paltrow, per esempio. Evidentemente è un profumo ben conosciuto nei salotti di Hollywood e per molti è familiare. Le gag che ne scaturiscono sono pressoché infinite: immaginate di entrare a casa di qualcuno, annusare l’aria e dire “ma… ma quest’odore è…” e tu annuisci, complice: “vedo che frequentiamo gli stessi posti”.

C’è stata l’era grunge di “smells like Teen spirit” dei Nirvana, oggi c’è l’era cringe con “Smells like my vagina” di Gwynet. Ogni generazione ha l’eroe che si merita; in questo sporco mondo c’è gente che scopa le ascelle, fa il rusty trombone, venera i piedi e compra mutande usate, c’è chi si traveste da pinguino per strofinarsi un delfino antropomorfo, non sarà una candela con un nome azzeccato a fare la differenza o a rovinare la morale delle nuove generazioni. Anzi, ha dato spunti interessanti: Dwayne Johnson ha appena annunciato di voler dare alla luce una candela profumata chiamandola “Smells like my balls”.

Il lato positivo è che, a quanto pare, la candela vaginale ha fatto vincere all’occidente la terza guerra mondiale. Dopo che Trump ha dronato Soleimani Twitter era impazzito urlando all’olocausto nucleare e qualsiasi tentativo di stigmatizzare, contestualizzare o smorzare i toni veniva fischiato e l’autore accusato di essere filo Trump. Poi c’è stato l’hashtag #Masterchef, che ha dato una seria batosta alle testate nucleari iraniane poi sterminate da #UominieDonne.

Finalmente la vagina di Gwynet Paltrow ha fatto trionfare il bene e il mondo è salvo anche oggi.

Per commentare su questo argomento clicca qui!

L'autore: Nicolò Zuliani

Veneziano, vivo a Milano. Ho scritto su Men's Health, GQ.it, Cosmopolitan, The Vision. Mi piacciono le giacche di tweed.
Tutti gli articoli di Nicolò Zuliani →