Conto corrente con decesso intestatario non si estingue. La sentenza

Pubblicato il 15 Gennaio 2020 alle 09:12 Autore: Daniele Sforza

Cosa succede al conto corrente quando il suo titolare decede? Ci sono diverse interpretazioni in materia, ma qual è la più giusta?

Conto corrente con decesso intestatario non si estingue
Conto corrente con decesso intestatario non si estingue. La sentenza

Il titolare di un conto corrente muore: cosa succede alle somme depositate sul conto stesso? Quest’ultimo può essere estinto dalla banca? In materia ci sono diverse interpretazioni giurisprudenziali, che però risultano contraddittorie e non approfonditamente chiare. Sul tema può dunque essere utile fare una disamina particolareggiata, per capire qual è l’interpretazione più giusta da assolvere nel caso di decesso di intestatario di un conto corrente e qual è il comportamento che la banca dove è stato aperto quel conto deve tenere.

Conto corrente: decesso intestatario, cosa succede? Le due interpretazioni

La prima interpretazione più comune è che la posizione debitoria dell’intestatario del C/C deceduto passi direttamente agli eredi. Questo significherebbe che le operazioni e le movimentazioni agite sul conto dagli eredi dopo la morte del titolare possono ritenersi legittime.

La seconda opinione è quella che il conto corrente che appartiene a un soggetto deceduto vada estinto. Il riferimento normativo corrisponde all’articolo 1722 del codice civile, nel quale si precisa che “il mandato si estingue” (tra le altre cose) “per la morte, l’interdizione o l’inabilitazione del mandante o del mandatario”. Si specifica in seguito che “Il mandato che ha per oggetto il compimento di atti relativi all’esercizio di un’impresa non si estingue, se l’esercizio dell’impresa è continuato, salvo il diritto di recesso delle parti o degli eredi”.

Resta poi da considerare il momento in cui la banca viene a conoscenza della morte del titolare del conto, momento da cui può partire la procedura di estinzione del conto da parte dell’istituto. Spetterà così agli eredi comunicare alla banca la morte del titolare del conto corrente tramite una lettera raccomandata A/R che alleghi il certificato di decesso. Vien da sé che l’estinzione di un conto determinerebbe anche l’estinzione di tutti i pagamenti e i mandati partiti da quel conto.

Conto corrente con intestatario deceduto non si estingue

Da qui emergono altri due dubbi: cosa succede in caso il titolare non abbia eredi? Visto che la banca non verrà mai a conoscenza della morte del correntista, il conto entrerà in una fase di quiescenza, come riporta Paola Dassisti su Dirittobancario.it, commentando la relativa decisione del Collegio di Coordinamento dell’ABF del 6 novembre 2019. Inoltre, c’è anche da considerare l’eventualità di un conto corrente cointestato, che ovviamente non può estinguersi in ragione dell’altro titolare.

Resta perciò maggiormente favorevoli la prima interpretazione, ovvero il passaggio del conto agli eredi, con tutte le procedure del caso che la banca dovrà intraprendere. Da qui la pronuncia del sopraccitato Collegio: “Il contratto di conto corrente bancario non si estingue automaticamente per effetto della morte del correntista, ma in conseguenza di una espressa manifestazione di volontà da parte degli eredi. Resta fermo che il comportamento della banca debba essere improntato a correttezza e buona fede anche nei confronti degli eredi”.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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