Anna May Wong: figli, morte e biografia. Chi è la protagonista del Doodle

Pubblicato il 22 Gennaio 2020 alle 14:54 Autore: Guglielmo Sano

Il doodle Google di oggi mercoledì 22 gennaio 2020 è dedicato ad Anna May Wong, attrice a lungo dimenticata e oggi simbolo della comunità sino-americana

Negativo pellicola
Anna May Wong: figli, morte e biografia. Chi è la protagonista del Doodle

Il doodle Google di oggi mercoledì 22 gennaio 2020 è dedicato ad Anna May Wong, attrice di Hollywood della prima metà del Novecento e oggi simbolo della comunità sino-americana.

Anna May Wong: “protagonista” del doodle di Google

Anna May Wong, pseudonimo di Wong Liu Tsong, è nata a Los Angeles il 3 gennaio del 1905 da genitori di origini cinesi. La sua carriera di attrice cominciò in tenera età, la fama arriva poi grazie a due interpretazioni in particolare: nel 1922 recitò da protagonista nel film muto ispirato alla storia di Madama Butterfly “Fior di Loto”, la prima pellicola a colori prodotta a Hollywood (la settima nella storia), nel 1924, a soli sedici anni, ebbe una parte importante, la schiava mongola spia del principe mongolo, ne “Il ladro di Baghdad”, altro film passato alla storia.  

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Tra gli anni 20 e gli anni 30, Anna May Wong viaggiò spesso tra l’Europa e gli Stati Uniti continuando ad avere dei ruoli molto importanti in “Piccadilly” del 1929 e in alcune pellicole significati dell’alba del cinema sonoro tra cui La figlia di Fu Manchu del 1931 e Shangai Express del 1932 che nel cast vide comparire anche Marlene Dietrich. Tuttavia, nonostante la popolarità, come accadeva anche ad altri attori asiatici e africani, la Wong restò relegata a ruoli stereotipati e fu costretta per tutta la carriera praticamente a vedersi pagare meno degli altri attori, anche di quelli che apparivano molto meno di lei, per via delle sue origini asiatiche.

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Troppo “cinese” negli Usa, troppo americana in Cina

Fu nel 1935 però che provò probabilmente la più grande delusione della sua carriera, cioè quando al suo posto per il ruolo da protagonista in “La buona terra”, film tratto dall’omonimo romanzo di Pearl S. Buck, venne scelta Luise Rainer che vinse il Premio Oscar. Durante la seconda guerra mondiale mise da parte la carriera impegnandosi nella causa cinese contro l’imperialismo del Giappone anche se nel suo paese non era vista di buon occhio perché considerata “troppo americana”. Negli anni 50 collezionò diverse apparizioni televisive e condusse The Gallery of Madame Liu Tsong, il primo programma Usa con al centro una protagonista asiatica. Morì a soli 56 anni, nel 1961, a causa di un attacco cardiaco. Solo ultimamente, grazie a una serie di rassegne risalenti al 2009, il suo apporto alla storia del cinema è stato rivalutato.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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