Pensione invalidità Inps e malattie cardiache: ecco come averla

Pubblicato il 1 Febbraio 2020 alle 12:24 Autore: Guglielmo Sano

Pensione invalidità Inps: in quali casi è concessa per malattie cardiache? Le percentuali assegnate alle patologie dell’apparato cardio circolatorio

Elettrocardiogramma
Pensione invalidità Inps e malattie cardiache: ecco come averla

Pensione invalidità Inps: in quali casi può essere concessa per malattie cardiache? Che percentuali vengono assegnate alle patologie dell’apparato cardio circolatorio? Ecco i requisiti di base e le tabelle da tenere in considerazione e con cui rispondere alla domanda.

Pensione invalidità Inps: i requisiti di base

Il diritto alla pensione di invalidità civile è riservato a chi ha un’età compresa tra i 18 e i 67 anni, una percentuale di invalidità civile riconosciuta tra il 74% e il 99% e un reddito annuo non superiore ai 4.926,35 euro nel 2020. Rispettando questi requisiti di base si riceverà un assegno mensile di importo pari a 286,81 euro.

Pensione invalidità Inps: le malattie cardiache nelle tabelle

Le tabelle Inps relative alle malattie che consentono di richiedere l’invalidità civile comprendono anche moltissime patologie dell’apparato cardio circolatorio. In alcuni casi la percentuale d’invalidità è variabile mentre in altri casi viene riconosciuta una percentuale fissa proprio come accade per i disturbi degli altri apparati. Per esempio, in caso di lieve coronopatia viene assegnata una percentuale compresa tra l’11% e il 20%, al crescere della gravità cresce anche la percentuale di invalidità: coronopatia moderata dal 41% al 51%, grave dal 71% all’80%. Invece, se la coronopatia è di grado gravissimo la percentuale è pari al 100%. Il massimo è collegato anche alla Miocardiopatia o valvulopatia gravissima (dal 21% al 30% se lieve, dal 41% al 50%se moderata, dal 71% all’80% se grave).

Anche in caso di gravi aritmie senza possibilità di applicare il peacemaker ci si vedrà assegnare una percentuale del 100%. Per le cardiopatie con possibilità di applicare il peacemaker a frequenza fissa, invece, si assegna una percentuale compresa tra il 31% e il 40% (dal 21% al 30% per peacemaker a frequenza variabile). Per la cardiopatia valvolare aortica con applicazione di protesi la percentuale fissa è del 25% (35% se non aortica). Dal 71% all’80% la percentuale per il trapianto cardiaco in assenza di complicanze.

Fissa la percentuale – 60% – la percentuale di invalidità collegata all’Angina Pectoris. Infine, per la stenosi o coartazione aortica moderata la percentuale è fissa al 50%, fissa al 75% se la stenosi è serrata. La stenosi congenita della polmonare è di grado grave la percentuale varia tra il 71% e l’80% (dal 31% al 40% se di grado moderato).

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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