Pensione di invalidità 2020: importo e malattie che ne danno diritto

Pubblicato il 19 Dicembre 2019 alle 12:14 Autore: Guglielmo Sano

Pensione di invalidità: viene erogata dall’Inps quando patologie congenite o acquisite riducono la capacità lavorativa. Importi e soglie di reddito nel 2020

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Pensione di invalidità 2020: importo e malattie che ne danno diritto

Pensione di invalidità: la prestazione economica viene erogata dall’Inps quando patologie congenite o acquisite riducono la capacità lavorativa. Quali sono i requisiti che è necessario soddisfare per vedersela riconosciuta?

Pensione di invalidità: le patologie per cui viene riconosciuta

Innanzitutto, per vedersi riconosciuta la pensione di invalidità bisogna avere un’età compresa tra i 18 e i 67 anni: in caso contrario il sistema italiano (welfare) prevede l’erogazione di altri tipi di prestazioni. In secondo luogo, bisogna precisare che solo alcune patologie danno il diritto a ricevere in misura piena la pensione di invalidità.

Nell’elenco compaiono le malattie cardiovascolari come aritmie gravi (senza pacemaker), cardiopatia gravissima, Miocardiopatie o valvulopatie con insufficienza cardiaca gravissima; la Tubercolosi polmonare con esiti fibrosi parenchimali o pleurici con insufficienza respiratoria e dispnea a riposo; la Pneumonectomia con insufficienza respiratoria grave; l’Ipotiroidismo grave con ritardo mentale; l’Artropatia gottosa con grave impegno renale; il Diabete mellito complicato da grave nefropatia; l’Ipoparatiroidismo non suscettibile di utile trattamento; l’Iposurrenalismo grave; l’Alzheimer con deliri e depressione ad esordio senile; l’Epilessia generalizzata con crisi plurisettimanali in trattamento; l’Epilessia generalizzata con crisi quotidiane; l’Emiparesi grave o emiplegia associata a disturbi sfinterici; l’Epilessia localizzata con crisi plurisettimanali o quotidiane in trattamento; la Sindrome cerebellare grave; l’Afasia grave; la paralisi cerebrale infantile con emiplegia o atassia; la Sindrome extrapiramidale parkinsoniana o coreiforme o coreoatetosica grave.

A quanto ammonta l’assegno?

Agli invalidi civili cui venga riconosciuta l’inabilità al lavoro del 100% spetta un assegno di 285,66 euro al mese per 13 mensilità ma solo al di sotto dei 16.814 euro di reddito annuo. A questi spetta, tra l’altro, anche un’indennità di accompagnamento pari a 517,84 euro per 12 mesi. Per gli invalidi civili parziali, cioè coloro che hanno subito una riduzione della capacità lavorativa tra il 74% e il 99%, è prevista l’erogazione dell’assegno solo se hanno un reddito non superiore ai 4.906,72 euro. Tuttavia, a partire dal primo gennaio 2020, l’importo dell’assegno sarà innalzato a 286,81 euro insieme ai limiti di reddito (4.926,35 euro per gli invalidi parziali, 16.982,49 euro per gli invalidi al 100%) in virtù dell’adeguamento all’andamento annuo dell’inflazione.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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