Multe e tempo di conservazione, ecco quando si possono buttare

Pubblicato il 6 Febbraio 2020 alle 12:10 Autore: Daniele Sforza

Qual è il tempo di prescrizione delle multe, ovvero per quanto tempo bisogna conservare le ricevute delle multe pagate? Andiamo a rispondere.

Multe e tempo di conservazione
Multe e tempo di conservazione, ecco quando si possono buttare

Se abbiamo ricevuto una multa, la cosa migliore da fare, qualora l’ammenda sia legittima ovviamente, è quella di andare a pagare subito, in modo tale da evitare di pagare anche le relative sanzioni e interessi. Quindi è consigliabile conservare la ricevuta, che attesta che quel pagamento non è più dovuto e che abbiamo assolto al nostro compito. Ma per quanto tempo bisogna conservare le ricevute delle multe pagate? Quando si possono buttare i bollettini? In breve tempo, quando cadono i termini di prescrizione delle multe?

Quando si prescrivono le multe

Il tempo di prescrizione delle multe è di 5 anni: pertanto, anche il tempo di conservazione delle ricevute delle multe pagate dovrebbe corrispondere a 5 anni. Trascorso questo lasso di tempo siamo liberi da qualsiasi eventuale richiesta di pagamento ritardataria o cartella esattoriale, in quanto il debito è per l’appunto caduto in prescrizione. Per dovere di precisazione si ricorda che il periodo di prescrizione si interrompe ogni qualvolta viene notificata una diffida di pagamento, dopo la quale la prescrizione ricomincia da capo.

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È davvero necessario conservare le ricevute delle multe pagate?

Conservare le ricevute delle multe pagate non è un obbligo di legge e se avete pagato tramite bonifico bancario o postale potete anche fare a meno delle ricevute di pagamento, perché si potrà fare affidamento all’estratto del conto corrente bancario o postale, nel quale è indicato quello specifico movimento con tanto di causale. Si può anche conservare la multa pagata e per eccesso di cautela e precauzione può essere conservata anche dopo i tempi di prescrizione, poiché andrebbe a formare una prova supplementare, ma non è necessario in caso si possieda una prova documentale che attesti il versamento effettuato per tempo.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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