Busta paga e tasse nascoste, ecco le voci da controllare sul cedolino

Pubblicato il 17 Febbraio 2020 alle 18:31 Autore: Giuseppe Spadaro

Busta paga, informazioni utili per essere informati circa le possibili detrazioni e per evitare spiacevoli sorprese. Cosa c’è da sapere.

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Busta paga e tasse nascoste, ecco le voci da controllare sul cedolino

Dopo aver presentato le novità che entreranno in vigore da luglio come il taglio del cuneo fiscale vediamo di seguito un altro argomento che interessa da vicino i lavoratori: vale a dire la busta paga, in particolare alcune voci che se non controllate bene rischiano di riservare qualche spiacevole sorpresa.

Il sito proiezionidiborsa.it ha recentemente messo in guardia i lavoratori proprio da sorprese del genere. In particolare, in un articolo del sito, si invitano i lavoratori dipendenti a verificare, voce per voce, quanto riportato in busta paga. Inoltre, si consiglia di “operare un’attenta lettura a tutte le voci riportate nella tabella IRPEF. Una delle voci più spiacevoli, circa gli ultimi provvedimenti, riguarda i buoni pasto come previsto dalla Nuova Legge di Bilancio”.

Busta paga, buoni pasto

Proprio con la legge di Bilancio si legge nell’articolo sono state ridotte le “esenzioni per i buoni pasto cartacei e questo comporta il rischio che lavoratori e aziende si vedano addebitarsi sulla propria busta paga l’imponibile. Difatti, come previsto dal 1° gennaio scorso, il tetto massimo di imponibile pari a € 5,29 è stato abbassato a € 4,00 per quanto riguarda i ticket pasto. Cosa significa? Coloro che ricevono dei buoni pasto da € 5,29 avranno un imponibile maggiore di circa 300 euro all’anno. Su questo imponibile si dovrà calcolare Irpef, contributi Inps e addizionali e quindi la spesa potrebbe riversarsi direttamente sul lavoratore”.

Sul conguaglio di fine anno

Busta paga – In un nostro articolo che proponiamo di seguito, pubblicato a dicembre 2019, abbiamo parlato del conguaglio di fine anno. Il conguaglio ha la finalità di esplicare le tasse che il lavoratore deve pagare per l’anno corrente e può essere a credito (positivo, perché significa che il lavoratore ha pagato di più e quindi ottiene un rimborso) oppure a debito (negativo, perché il dipendente subisce una trattenuta in busta paga relativa alla somma supplementare di imposte che deve pagare di più). In caso di conguaglio a debito, l’entità dello stesso può essere tale da ridurre sensibilmente lo stipendio nella busta paga di dicembre. Consigliamo una attenta lettura in modo che si possa arrivare a fine anno preparati.

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L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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