Pensioni ultima ora: stop Quota 100 per riforma totale

Pubblicato il 13 Febbraio 2020 alle 17:41 Autore: Giuseppe Spadaro

Pensioni ultima ora, quando entreranno in vigore le nuove regole previdenziali? Ancora da definire tempi e modalità della nuova riforma.

Uomo di spalle mentre cammina con un bastone
Pensioni ultima ora: stop Quota 100 per riforma totale

Pensioni ultima ora: la partita è apertissima. E al momento è molto difficile fare stime circa quello che sarà il futuro previdenziale dopo Quota 100. Di sicuro c’è la ferma volontà del governo di strutturare una nuova riforma con cui, possibilmente entro l’anno, riscrivere le regole con cui consentire ai lavoratori l’accesso alla pensione.

Pensioni ultima ora, confronto aperto governo-sindacati

Altrettanto ferma è l’opposizione dei sindacati rispetto alle prime ipotesi avanzate emerse durante il confronto. Una di queste è la cosiddetta Quota 102 con cui potrebbero andare in pensione i lavoratori con 64 anni di età e 38 anni di contributi con ricalcolo contributivo. Rinunciando quindi alla parte del calcolo pensionistico retributivo. Un modo per aumentare la flessibilità provando a contenere le spese da parte dello Stato. Netta, come detto, sino a questo momento la contrarietà delle organizzazioni sindacali.

Tempi e modalità di accesso alla pensione dopo Quota 100: tutto da decidere

Pensioni ultima ora – Il tema, come più volte abbiamo avuto modo di dire, è sempre legato alla disponibilità delle risorse. C’è ancora tempo per individuare soluzioni e percorsi condivisi tra esecutivo e sindacati. Un primo bilancio, secondo quanto preannunciato qualche settimana fa dal ministro Catalfo, dovrebbe essere fatto a marzo. Ovvero prima della presentazione del DEF da presentare entro il 10 aprile

Nel frattempo tra le questioni sul tavolo c’è anche la destinazione dei “risparmi” di Quota 100 cioè quella parte di risorse stanziate ma che non verranno utilizzate visto il numero di persone inferiore alle stime che ha aderito a Quota 100. Vediamo i numeri. Dei quasi 4 miliardi di euro del 2019, degli 8,4 miliardi del 2020 e degli 8,7 miliardi del 2021 secondo quanto previsto dal presidente Inps Pasquale Tridico dovrebbero determinarsi economie pari a 1,5 miliardi di euro nel 2019, 2,2 miliardi per il 2020 e circa 2 miliardi per 2021.

Pensioni ultima ora, i dubbi e le domande nella maggioranza

Come impiegare tali risorse? Secondo quanto riferisce il quotidiano Il Sole 24 Ore, il sottosegretario all’Economia Baretta ritiene che vadano impiegati per voci di spesa sempre di natura previdenziale. Una idea su cui concorda anche il ministro del Lavoro Nunzia Catalfo. Ma non tutti nella maggioranza la pensano allo stesso modo. Infatti sembra che Italia Viva, la nuova formazione politica creata da Matteo Renzi, spinga per destinare una parte di quelle risorse per ridurre la pressione fiscale. Un altro nodo per la maggioranza che sostiene il governo Conte II? Evidentemente si.

Tornando alla riforma c’è grande incertezza oltre che nel merito anche sui tempi. In teoria non si può escludere che le nuove regole entrino in vigore già dal prossimo anno sostituendo di fatto Quota 100. Ma viste le difficoltà sul campo è più probabile che la nuova riforma prenda il via dal 1° gennaio 2022. Cioè esattamente il giorno dopo la data di scadenza di Quota 100.



Segui Termometro Politico su Google News

Scrivici a redazione@termometropolitico.it

L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
Tutti gli articoli di Giuseppe Spadaro →