Sondaggi elettorali Euromedia: coronavirus, le paure degli italiani

Pubblicato il 5 Marzo 2020 alle 09:48 Autore: Andrea Turco

Secondo il 92,8% degli italiani l’epidemia avrà effetti drammatici sull’economia del Paese. I dati rilevati dai sondaggi elettorali Euromedia

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Sondaggi elettorali Euromedia: coronavirus, le paure degli italiani

L’Italia è considerata, insieme a Cina, Corea del Sud e Iran, uno dei focolai del coronavirus. L’ultimo bollettino diramato ieri dalla Protezione Civile parlava di 3089 casi, 107 morti e 276 guariti. Ma per quale motivo in Italia si sono registrati più casi positivi rispetto agli altri Paesi europei? È questa una delle domande che si susseguono in questi giorni convulsi. Euromedia Research, nei suoi sondaggi elettorali per Porta a Porta andati in onda il 4 febbraio, ha girato il quesito agli italiani. Per il 41,7% l’ampio numero di casi nel nostro Paese è dovuto al massiccio controllo effettuato dalle autorità competenti. Di diverso avviso è il 21,8% secondo cui i controlli sono stati tardivi e questo ha portato ad una diffusione del virus. Il 14,8% punta il dito contro i primi contagiati che non avrebbero rispettato le procedure necessarie. Per il 9,6% l’alto numero di casi è dovuto ai nostri stretti rapporti commerciali con la Cina. C’è, infine, un 4,7% che adduce il motivo alla semplice fatalità.

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Le risposte a questa domanda differiscono da regione a regione e da partito a partito. Spiega Ghisleri: “La maggior parte degli abitanti delle Isole ritiene che l’alto numero di casi sia dovuto al ritardo nei controlli. Tesi sposata anche dalla maggioranza degli elettori leghisti. Al Nord e al Centro la pensano diversamente: l’aumento dei contagiati è dovuto alla pronta risposta del sistema sanitario italiano”.

Ieri il governo ha presentato un nuovo decreto per ” il contrasto e il contenimento sull’intero territorio nazionale del diffondersi del virus COVID-19″. Le nuove misure di comportamento per limitare il contagio hanno già avuto dei primi effetti. Il 56,2% degli italiani ha affermato di aver modificato le proprie abitudini anche se il 60% definisce queste misure “difficoltose da attuare”. Ad esempio, il 61,6% si lava più frequentemente le mani, il 38,9% si tiene a distanza di sicurezza dalle altre persone, il 3,6% usa la mascherina mentre il 3,1% si è messo in auto quarantena.

L’emergenza coronavirus, oltre ad impattare sui rapporti umani, avrà quasi sicuramente delle ricadute anche sull’economia globale. L’Ocse ipotizza per l’Italia una crescita zero. Ma si tratta dello scenario più ottimista. La quasi totalità degli italiani 92,8% vede all’orizzonte una recessione economica per il nostro Paese. Di questi, il 40,5% è convinto che la crisi colpirà tutti i Paesi europei e non solo l’Italia.

Per il 37,5% l’emergenza coronavirus darà il colpo di grazia ad un’economia, la nostra, già in crisi. Più ottimista il 21,8%, secondo cui l’epidemia è di passaggio, dopo di che tutto tornerà come prima. A pensarla in questo modo sono soprattutto gli elettori di Italia viva e Movimento 5 Stelle. C’è anche chi intravede nell’emergenza un’occasione per scoprire aspetti della vita dimenticati (12,5%), riscoprire il senso di comunità (9,9%) o far capire al mondo quanto vale l’Italia (10,3%).

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Fonte: Euromedia
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Fonte: Euromedia
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Fonte: Euromedia

I sondaggi elettorali di Euromedia si chiudono con le intenzioni di voto nazionali. Il primo dato che salta all’occhio è il calo importante della Lega che perde due punti e mezzo e scende al 28,5%. Il partito di Salvini è stato l’unico a criticare le misure prese dal governo sia sul fronte sanitario che sul fronte economico. Il leader del Carroccio è arrivato a chiedere un passo indietro di Conte ed istituire un governo di unità nazionale per fronteggiare l’emergenza. Una presa di posizione che però non piace agli italiani. Spiega Alessandra Ghisleri, direttrice di Euromedia: “Le persone non vogliono sentir parlare di campagna elettorale in una situazione di emergenza come questa. Prediligono il contatto con i presidenti delle regioni e vorrebbero informazioni più chiare dal mondo scientifico”.

Il Pd viene premiato per il basso profilo tenuto durante l’emergenza: rispetto alla precedente rilevazione, i dem guadagnano quasi un punto portandosi al 21%. Il Movimento 5 Stelle cresce dello 0,2 al 14,6% mentre Italia viva perde l’1,2 e scivola al 3,8%. Liberi e Uguali flette dello 0,2 al 2,3%. L’area di governo raccoglie in totale il 41,7%.

Nel centrodestra, continua a crescere Fratelli d’Italia (+1,1%) al 12,5%. Bene anche Forza Italia (+0,3) al 6,5%. Il centrodestra, contando anche Cambiamo di Toti, ottiene il 48,2% dei consensi, in calo di un punto rispetto a febbraio.

Tutti gli altri partiti sono dati sotto il 3% (Azione, +Europa e Verdi).

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Fonte: Euromedia
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Nota metodologica

Data o periodo in cui è stato realizzato il sondaggio: 3 febbraio. Campione casuale nazionale rappresentativo della popolazione italiana maggiorenne secondo genere, età, livello di scolarità, area geografica di residenza, dimensione del comune di residenza. (800 interviste): 800 intervistati (interviste valide) – numero dei non rispondenti/rifiuti all’intervista: 1.066 – totale contatti effettuati: 1.866. Il margine di errore relativo ai risultati del sondaggio (livello di rappresentatività del campione del 95%) è +/- 3.5% per i valori percentuali relativi al totale degli intervistati (800 casi). Metodo raccolta delle informazioni: Interviste telefoniche – metodologia C.A.T.I.-C.A.M.I.

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L'autore: Andrea Turco

Classe 1986, dopo alcune esperienze presso le redazioni di Radio Italia, Libero Quotidiano e OmniMilano approda a Termometro Politico.. Dal gennaio 2014 collabora con il portale d'informazione Smartweek. Su Twitter è @andreaturcomi
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