Asteroide Terra in arrivo 2020: quando passa e a che distanza

Pubblicato il 5 Marzo 2020 alle 15:07 Autore: Guglielmo Sano

Asteroide Terra: mercoledì 29 aprile 2020, l’asteroide 52768 effettuerà un passaggio molto ravvicinato alla Terra. Perché l’evento è particolare?

Asteroide
Asteroide Terra in arrivo 2020: quando passa e a che distanza

Intorno alle 11 di mercoledì 29 aprile 2020, l’asteroide 52768 (OR21998) effettuerà un passaggio molto ravvicinato alla Terra. Di per sé l’evento non comporta nulla di eccezionale se non che il suddetto asteroide è di dimensioni gigantesche.   

Asteroide Terra: passerà a distanza di sicurezza

L’asteroide 52768 (OR21998) passerà accanto alla Terra, per così dire, a distanza di sicurezza: infatti, transiterà a circa 6 milioni e 300 mila chilometri dalla superficie terrestre, più di 16 volte la distanza tra la Terra e la Luna. Tra l’altro, a una velocità impressionante, cioè 31.329 chilometri orari (quasi 9 chilometri al secondo). Anche se si tratta di un oggetto spaziale “potenzialmente pericoloso”, dalla Nasa si tiene a precisare che, almeno per i prossimi cento anni, la Terra non corre alcun rischio.  

Quando è stato scoperto il 52768

52768 (OR21998) è stato scoperto, appunto, il 24 luglio 1998, come si evince dal nome, proprio dagli scienziati Nasa del programma NEAT (Near Earth Asteroid Tracking) grazie alle osservazioni condotte dall’Osservatorio sull’isola di Maui, nelle Hawaii. Successivamente è stato classificato come un asteroide di classe Amor. È tra gli asteroidi più luminosi tra quelli conosciuti (ma non sarà visibile a occhio nudo). Il suo nome compare anche nell’elenco degli asteroidi più grandi (ma non è il più grande).

Fra gli asteroidi più grandi (ma non il più grande)

Il 52768, infatti, ha un diametro variabile tra il chilometro e mezzo e i 4 chilometri: qualcuno lo ha paragonato alle Dolomiti per comprendere l’ordine di grandezza. Certo è che se l’oggetto celeste impattasse con la Terra causerebbe degli eventi catastrofici comparabili a quelli causati dall’asteroide che 65 milioni di anni fa causò l’estinzione di dei dinosauri non aviani (i dinosauri aviani esistono ancora, per certi versi, sotto forma di uccelli): quest’ultimo aveva un diametro di circa 14 chilometri.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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