Pensioni ultima ora: Quota 100 e Reddito costano quasi il doppio del Coronavirus

Pubblicato il 9 Marzo 2020 alle 17:56 Autore: Giuseppe Spadaro

Pensioni ultima ora: alle intenzioni del governo di stanziare 7,5 miliardi di euro per fronteggiare i danni economici del coronavirus risponde la Cgia.

Mano con banconote in euro

Pensioni ultima ora: Quota 100 e Reddito costano quasi il doppio del Coronavirus

Pensioni ultima ora: l’emergenza coronavirus incalza. Oltre agli aspetti sanitari, c’è anche preoccupazione per le conseguenze economiche che lo stesso coronavirus inevitabilmente avrà sul nostro Paese nel breve e medio periodo. L’esecutivo ha certamente come priorità il contenimento del contagio ma già dalle dichiarazioni ufficiali dei suoi esponenti trapela l’intenzione di approvare misure economiche per ridurre gli effetti nefasti che il coronavirus inevitabilmente produrrà sui comparti produttivi del Paese.

Pensioni ultima ora, le conseguenze economiche

Sulla questione non si è fatto attendere il commento della Cgia. I primi annunci del governo parlano di stanziamenti pari a 7,5 miliardi di euro per il coronavirus. Ecco il confronto numerico proposto dalla Cgia. 7,5 miliardi di euro è una somma inferiore ai 12,3 miliardi stanziati per il 2020 per coprire misure come Reddito di cittadinanza e Quota 100 (qui un commento di Renato Brunetta di Forza Italia).

“Per dare un sussidio anche a chi è poco interessato a trovarsi un lavoro o vuole andare in pensione in anticipo – sono state le parole di Paolo Zabeo, Coordinatore Ufficio Studio Cgia – il Governo ha previsto per l’anno in corso una spesa di 12,3 miliardi di euro. Per affrontare una crisi economica che si annuncia pesantissima promette 7,5 miliardi. Insomma, per l’assistenza non badiamo a spese, ma per fronteggiare una crisi che si annuncia essere tra le più drammatiche degli ultimi 75 anni erogheremo una misura che, sebbene sia raddoppiata nel giro di pochi giorni, rimane ancora insufficiente”.

Cgia: sbloccare le opere pubbliche

Pensioni ultima ora – Da Cgia hanno fatto sapere che “l’annuncio dato dal Governo di portare fino a 7,5 miliardi il decreto per contrastare gli effetti negativi del Coronavirus va salutato positivamente, anche se gli interventi che verranno messi in campo sono rivolti solo a contenere la crisi, mentre nulla è stato previsto per aggredire la recessione economica ormai alle porte”. Per il Segretario Cgia, Renato Mason, “se da un lato il mondo produttivo chiede a gran voce una importante manovra espansiva in grado di rilanciare i consumi e la domanda interna, dall’altro il Governo affronta la crisi solo con misure di contenimento che sono certamente importanti, anche se bisognerebbe integrarle con un importante piano di investimenti a medio-lungo termine. Per questo invitiamo l’Esecutivo a sbloccare le grandi opere pubbliche già finanziate o fermate dall’eccessiva burocrazia, mutuando il successo che sta avendo il metodo Genova. Senza dimenticare che è necessario che la nostra Pubblica Amministrazione torni a pagare i debiti commerciali maturati con i propri fornitori”.

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L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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