Cosa significa asintomatico al Coronavirus e quali sono i segnali pericolosi

Pubblicato il 12 Marzo 2020 alle 17:05 Autore: Guglielmo Sano

Emergenza coronavirus: molti termini specialistici sono entrati nelle discussioni quotidiane. “Asintomatico” è una di queste. Cosa significa esattamente?

Termometro
Cosa significa asintomatico al Coronavirus e quali sono i segnali pericolosi

Da quando è scoppiata l’emergenza coronavirus, molti termini specialistici hanno fatto irruzione non solo nel dibattito pubblico ma anche nelle discussioni di tutti i giorni. “Asintomatico” è una di queste. Cosa significa esattamente?

Consegna a domicilio dopo le 18: si può fare col decreto Coronavirus?

Coronavirus: la definizione di “asintomatico”

Per soggetto “asintomatico” si intende qualunque persona che affetta da una malattia non presenta alcun sintomo, appunto. Ogni malattia infettiva, d’altronde, ha un periodo di incubazione, cioè un periodo – più o meno lungo a seconda delle patologie (alcune rimangono asintomatiche per sempre) – compreso tra il contagio e la comparsa dei sintomi clinici. Nel caso del nuovo coronavirus si stima che il periodo di incubazione duri tra i due e gli undici giorni fino a un massimo di 14 giorni.

Cosa si può fare oggi in Italia col Coronavirus fino al 25 marzo?

Non frequente l’infezione da asintomatici

Al momento della comparsa dei (primi) sintomi una malattia da asintomatica diventa sintomatica. Nel caso del virus Sars-Cov-2, la diffusione dell’agente virale è causata principalmente dal contatto ravvicinato con persone sintomatiche. Tuttavia, come precisato sul sito del Ministero della Salute, “alcune persone si infettano ma non sviluppano alcun sintomo” ma, sulla scorta di quanto affermato a più riprese dall’Oms, bisogna precisare che pare non sia frequente l’infezione da nuovo coronavirus a causa di persone che ancora non abbiano sviluppato dei sintomi.

Vademecum e domande frequenti Coronavirus, ecco le FAQ del governo

Come si trasmette il Coronavirus?

Come si diceva il nuovo coronavirus si diffonde prevalentemente attraverso il contatto ravvicinato con una persona ammalata. Ora, anche se ancora molto bisogna capire sulle modalità di trasmissione del Sars-Cov-2, si può dire che la via primaria di infezione sono le goccioline del respiro delle persone contagiate e sintomatiche e la loro saliva (tosse, starnuti); il contagio può avvenire anche tramite le mani, per esempio toccando con mani contaminate e non lavate o igienizzate (magari dopo una stretta di mano) bocca, naso e occhi. Raramente, riferisce il ministero, il contagio può avvenire tramite contaminazione fecale.

Segui Termometro Politico su Google News

Scrivici a redazione@termometropolitico.it

L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
Tutti gli articoli di Guglielmo Sano →