Busta paga e coronavirus: cosa cambia per la retribuzione e per le ferie

Pubblicato il 16 Marzo 2020 alle 11:19 Autore: Daniele Sforza

Come cambia la busta paga ai tempi del Coronavirus: aziende e lavoratori ancora disorientati, in attesa del DPCM del 16 marzo 2020.

Busta paga e Coronavirus: cosa cambia
Busta paga e coronavirus: cosa cambia per la retribuzione e per le ferie

Anche la busta paga cambia ai tempi del Coronavirus, e non potrebbe essere altrimenti in un Paese che ha bloccato l’attività di alcune aziende, incentivando però allo smart working laddove possibile, e mantenuto aperte altre, quelle considerate necessarie per la sopravvivenza e la prosecuzione del Paese. Queste ultime disposizioni sono entrate in vigore lo scorso mercoledì 11 marzo 2020 e oggi, lunedì 16 marzo 2020, si attende un nuovo Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri che contenga tutte le misure relative al lavoro, un pacchetto economico equiparabile a una Legge di Bilancio straordinaria (anche per le risorse stanziate).

Smart working

Tutte le aziende che possono continuare a operare e a proseguire la propria attività a distanza o da remoto possono farlo senza la necessità di stipulare accorti tra aziende e dipendenti. Si tratta del cosiddetto smart working, che consente di proseguire l’attività lavorativa in modo ordinario. Questo fa sì che anche sulla busta paga lo scorrimento retributivo resti ordinario.

Busta paga e Coronavirus: utilizzo delle ferie

Si è spesso invitato i lavoratori a utilizzare le ferie e i periodi di congedo ordinario. Le ferie, infatti, possono anche essere obbligate e il caso più comune è quello delle aziende chiuse. Naturalmente questa è una situazione straordinaria e pertanto vanno prese misure straordinarie. Nel caso di esaurimento delle ferie il lavoratore manterrebbe intatta la sua retribuzione.

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E dove non è possibile lo smart working

Ci sono poi quelle attività dove non è possibile svolgere modalità di lavoro agile e quindi si ritrovano a chiudere. È il caso dei bar e dei ristoranti, per fare gli esempi più eclatanti. In questo settore sono ampiamente attese le misure del DPCM contenente le misure economiche in favore di imprese e lavoratori.

Busta paga e Coronavirus, DPCM 16 marzo 2020: le misure da ufficializzare

Le misure di cui attualmente si parla di più sono la sospensione delle rate del mutuo fino a 18 mesi per chi perde il lavoro, nonché il rinvio degli adempimenti fiscali Iva e contributivi nonché relativi al versamento delle ritenute per le aziende fino a 2 milioni di fatturato e per le aziende che operano nel settore dei trasporti, del turismo e del cinema. Inoltre si parla di sospensione del pagamento delle cartelle esattoriali fino al 31 maggio 2020 anche per chi ha optato per i regimi di sanatoria fiscale, mentre per le aziende fermate dal Coronavirus è prevista un’integrazione salariale fino a 9 settimane. Infine si prevede un congedo fino a un massimo di 15 giorni per i lavoratori con figli fino a 12 anni concernente il 50% dello stipendio e un bonus straordinario di 1.000 euro al personale sanitario per baby sitter. Atteso un bonus straordinario anche per i lavoratori autonomi.

Tutte le misure sopraccitate non sono ancora ufficiali al momento in cui scriviamo. Attendiamo aggiornamenti a riguardo, in arrivo nelle prossime ore.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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