Truffe Coronavirus: quali sono i 5 alert per non essere ingannati

Pubblicato il 17 Marzo 2020 alle 13:32 Autore: Guglielmo Sano

Truffe Coronavirus: come sempre accade, purtroppo, nei momenti di crisi più che in tempi normali, per così dire, si moltiplicano i tentativi di raggiro

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Truffe Coronavirus: quali sono i 5 alert per non essere ingannati

Truffe Coronavirus: come sempre accade, purtroppo, nei momenti di crisi più che in tempi normali, per così dire, si moltiplicano i tentativi di raggiro. Ecco i segnali da cogliere per evitare di cadere nei tranelli elaborati da cyber criminali.

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Truffe Coronavirus: aumenta la criminalità informatica

Mentre crollano i reati tradizionali, “Abbiamo un incremento di criminalità informatica in questa situazione in cui siamo tutti a casa e sempre connessi, in uno stato di fragilità psicologica” ha sottolineato in questi giorni di emergenza il Direttore del Servizio di Polizia Postale Nunzia Ciardi. Dunque, “l’invito dei nostri esperti è quello di fare attenzione, soprattutto alle mail ben fatte che offrono servizi connessi all’emergenza Covid-19 o che segnalano importanti prescrizioni mediche dell’Oms. Possono essere il mezzo mediante cui gli spietati hacker riescono a scaricare allegati malevoli in grado di raccogliere informazioni sull’incauto mittente” ha poi aggiunto.

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In sostanza, è sempre bene diffidare: “Se vediamo arrivare una mail da un medico o una comunicazione urgente relativa allo stato di allerta del Coronavirus, è facile essere tratti in inganno anche se non si è degli sprovveduti, basta un attimo di distrazione”. Inoltre, sempre dalla Polizia Postale si segnalano “tra gli esempi più ingegnosi da segnalare, la finta mappa della diffusione del Coronavirus nel mondo che nasconde un insidioso malware; e poi ancora, mail provenienti da presunti centri medici che, con il pretesto di fornire aggiornamenti sulla diffusione del coronavirus, invitano ad aprire un allegato contenente un virus informatico di tipo RAT: un malware che consente all’hacker di assumere il totale controllo del dispositivo trasformandolo in uno zombie e usandolo da remoto per compiere altri attacchi informatici”.

I 5 alert cui prestare attenzione

Quindi, con il Cnaipic (Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche), si possono elencare 5 “campanelli d’allarme” cui prestare attenzione per evitare di restare vittima di frodi in questi tempi già difficili:

1. false email che giungono da un centro medico giapponese, con in allegato un file con presunti aggiornamenti sullo stato di avanzamento del coronavirus. È un malware in grado di sottrarre dati bancari e personali;

2. viene inviato per posta elettronica un file zip con un documento excel contenente dati sul coronavirus. Si tratta di un virus di tipo Rat che riesce a intercettare ogni azione svolta dal computer;

3. mail con il file «CoronaVirusSafetyMeasures.pdf» in allegato, sempre un Rat;

4. un’altra truffa è attuata attraverso e-mail in apparenza di istituti bancari, in cui sono riportate informative alla clientela sulle policy per l’emergenza coronavirus;

5. i truffatori utilizzano anche finte e-mail dell’Organizzazione mondiale della sanità per inviare software malevoli.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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