Pacco Amazon in ritardo per Coronavirus: quanto bisogna aspettare?

Pubblicato il 17 Marzo 2020 alle 15:41 Autore: Daniele Sforza

Pacco Amazon in ritardo? Il motivo è quello a cui pensiamo tutti: Coronavirus. Era inevitabile: ecco quanto bisogna aspettare (in media).

Pacco Amazon in ritardo per Coronavirus
Pacco Amazon in ritardo per Coronavirus: quanto bisogna aspettare?

Le merci potranno continuare a entrare e a uscire dal territorio senza restrizioni, eppure il pacco Amazon che avete ordinato in questi giorni di quarantena arriverà in ritardo, anche se siete abbonati al servizio Prime. Una coincidenza? No, una pura e legittima conseguenza del Coronavirus: era inevitabile, prima o poi sarebbe dovuto accadere. Il servizio aveva avuto qualche piccolo intoppo anche prima dell’inizio del lockdown, con consegne più ritardate rispetto al solito (anche se di solito le consegne venivano effettivamente effettuate con regolarità) e prodotti che scarseggiavano in misura maggiore a differenza dei tempi ordinari.

Consegna pacco Amazon: ritardi e rallentamenti per Coronavirus, qualche chiarimento

Amazon non ha ancora fornito informazioni a riguardo, ma facendo qualche prova, in molte zone del Paese si registrano rallentamenti nelle consegne. Un problema in più visti i negozi chiusi, ma giustamente, in tempi come questi, come riporta Il Messaggero, anche Amazon ragionerà in termini di priorità. Ciò potrà significare dare la precedenza a consegne di beni alimentari, prodotti per la salute, dispositivi per lo smart working, libri e giocattoli (per adulti e piccini) al fine di alleviare il giogo mentale della quarantena domestica.

Non ci saranno poi più contatti tra gli addetti alle consegne (altri eroi di questa moderna guerra) e i clienti: i pacchi saranno lasciati davanti casa, ma si attenderà (rigorosamente a 1 metro di distanza) che il cliente ritiri il pacco. Pertanto non sarà richiesta neppure alcuna firma al momento della consegna.

I rallentamenti si registrano in buona parte del mondo: da Amazon Italia, come detto, ancora nessun chiarimento, ma dagli Stati Uniti spiegano che le consegne in tempi più lunghi sono dovuti a un crescente aumento della domanda. Nonché ad un cambiamento delle condizioni di consegna, nel rispetto delle norme di sicurezza e anche a controlli più serrati sui rivenditori, soprattutto in termini di aumento esponenziale dei prezzi di determinate merci.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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