L’emergenza covid-19 nel mondo: i dati aggiornati al 29/03

Pubblicato il 29 Marzo 2020 alle 12:40 Autore: Alessandro Faggiano

L’emergenza covid-19 nel mondo: i dati aggiornati alla mattina del 29/03. Settimana prossima si dovrebbe arrivare al milione di casi accertati.

L’emergenza covid-19 nel mondo: i dati aggiornati al 29/03

L’emergenza legata alla diffusione del coronavirus è ormai planetaria. Sono circa una decina i Paesi che non hanno ancora registrato casi di contagio da Covid-19. Il centro dell’epidemia si è spostato da est verso ovest. Mentre la Cina torna lentamente alla normalità, in Europa e in America la situazione si fa via via più drammatica. Il centro dell’epidemia potrebbe essersi spostato, infatti, negli Stati Uniti.

Emergenza Covid-19: 3.500 decessi in un giorno; oltre la metà di questi tra Spagna e Italia

Nella sola giornata di ieri si sono registrati, in tutto il mondo, quasi 70.000 nuovi casi e circa 3.500 decessi (la gran parte di questi concentrati tra Italia e Spagna). Chi fa registrare il maggior incremento di contagi accertati sono gli Stati Uniti. In appena tre giorni è praticamente raddoppiato il numero di contagi. La politica dei tamponi a tappeto permette di mantenere una percentuale bassa di casi gravi e decessi, ma la situazione sta diventando sempre più critica. Sulla gestione della crisi nello Stato più colpito dall’epidemia (New York) continua il tira e molla tra Cuomo, De Blasio e Donald Trump (rispettivamente governatore, sindaco di New York e presidente degli Stati Uniti), con quest’ultimo che prova a forzare la General Motors a produrre ventilatori per la respirazione assistita. Il piano del Presidente repubblicano rimane quello di riaprire tutto entro Pasqua (12 aprile).

Situazione critica a Madrid, nuovo epicentro della diffusione del coronavirus in Europa

La Comunidad Autónoma de Madrid è in piena crisi: nella Regione della capitale spagnola si registrano già 21.520 casi e oltre 2.700 decessi. Rispetto alla Lombardia, la Comunidad de Madrid – secondo gli esperti – deve ancora essere raggiunto il picco di contagi. Il problema più grave riguarda la saturazione della terapia intensiva: come affermato dal coordinatore dell’unità di crisi del Ministero della Sanità, Fernando Simón, è previsto un incremento dello stress per l’unità di terapia intensiva tra la fine della prossima settimana e l’inizio della successiva. L’età media alta della popolazione madrileña non aiuta di certo e sono state già disposte due strutture come obitori di emergenza.

Nel resto d’Europa, la curva epidemiologica della Germania sembra essere (per ora) sotto controllo, con incrementi non esponenziali. Rimane il terzo Paese europeo più colpito dall’epidemia, con oltre 57.000 casi registrati. Segue la Francia con 37.500 casi accertati e una curva che sembra possa avere un incremento esponenziale.

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Situazione sotto controllo in Cina e Corea del Sud, dove il Covid-19 è stato (quasi) sconfitto

Secondo i dati ufficiali, la Corea del Sud sembra aver quasi sconfitto il Covid-19 attraverso la politica dei controlli a tappeto. Il numero di nuovi contagiati aumenta, in media, di un centinaio al giorno. Il saldo totale, però, è sempre negativo (considerato che le guarigioni giornaliere superano di gran lunga i nuovi contagi). In Cina diagnosticati altri 45 casi di ritorno. Anche l’Iran sembra essere riuscito a fermare l’epidemia. Il Paese guidato dall’ayatollah Khamenei fa registrare 2.640 morti su quasi 40.000 contagi.

Entro la prossima settimana si supererà il milione di contagi registrati in tutto il mondo. Il 29 marzo (alle ore 12,00) il totale di casi attivi e non ha raggiunto i 672.000 casi.

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L'autore: Alessandro Faggiano

Caporedattore di Termometro Sportivo e Termometro Quotidiano. Analista politico e politologo. Laureato in Relazioni Internazionali presso l'Università degli studi di Salerno e con un master in analisi politica conseguito presso l'Universidad Complutense de Madrid (UCM).
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