Buoni spesa gratis per coronavirus: a chi spettano e importo

Pubblicato il 30 Marzo 2020 alle 11:46 Autore: Guglielmo Sano

Buoni spesa gratis: arriva un provvedimento a sostegno di chi si trova senza la possibilità di acquistare i beni di prima necessità

Frutta
Buoni spesa gratis per coronavirus: a chi spettano e importo

Buoni spesa gratis: l’emergenza legata alla diffusione del coronavirus e le conseguenti limitazioni agli spostamenti stanno colpendo tutto il paese ma soprattutto i più poveri. Arriva un provvedimento a sostegno di chi si trova senza la possibilità di acquistare i beni di prima necessità.

Scontrini e ricevute spesa vanno conservati, arrivano i controlli incrociati?

Buoni spesa gratis: 300 euro da spendere per generi alimentari

Buoni spesa gratis: ad anticipare la misura è stato lo stesso Presidente del Consiglio Conte nella serata di sabato 28 marzo 2020. Toccherà ai comuni individuare “i nuclei familiari più esposti ai rischi derivanti dall’emergenza epidemiologica” dando comunque priorità a quelli “non già assegnatari di sostegno pubblico” si legge nell’ordinanza che fa seguito all’annuncio proveniente da Palazzo Chigi. Dunque, nello stesso documento, si autorizzano i sindaci “all’acquisizione di buoni spesa utilizzabili per l’acquisto di generi alimentari presso gli esercizi commerciali contenuti nell’elenco pubblicato da ciascun Comune nel proprio sito istituzionale”; tali buoni saranno erogati a titolo di “una tantum pari a 300 euro”.

Mercato immobiliare e coronavirus: calo dei prezzi, ecco gli scenari

Buoni spesa gratis: come funzioneranno?

Ancora non sono noti con precisione i criteri che le amministrazioni comunali terranno in considerazione per distribuire i buoni spesa gratis. Tuttavia, nel messaggio di sabato scorso Conte ha assicurato un aiuto a quelle famiglie che “non riescono ad avere il pranzo e la cena”, insomma, si tratterebbe di un incentivo rivolto ai nuclei che versano in condizioni di indigenza. Esaminando le parole pronunciate in queste ore da alcuni sindaci sembra probabile che vengano presi in considerazione i dati sulla povertà già noti ai Comuni.

Altro aspetto importante dovrebbe essere l’azzeramento della burocrazia, quindi, niente richieste articolate e lunghe trafile. In quei comuni che li hanno ancora aperti saranno utilizzati i banchi alimentari, in caso contrario della distribuzione si occuperanno servizi sociali e associazioni del terzo settore. Inoltre, non è ancora chiaro in che forma saranno erogati i buoni, cioè se si distribuirà un carnet di tagliandi o una tessera con striscia magnetica, per fare qualche esempio.

Segui Termometro Politico su Google News

Scrivici a redazione@termometropolitico.it

L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
Tutti gli articoli di Guglielmo Sano →