Cassa integrazione anticipata: accordo Banche-Abi, quando arriva

Pubblicato il 31 Marzo 2020 alle 14:11 Autore: Daniele Sforza

Cassa integrazione anticipata: entro Pasqua arriveranno i primi soldi, dunque in anticipo rispetto ai tempi previsti. Raggiunto l’accordo.

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Cassa integrazione anticipata: accordo Banche-Abi, quando arriva

I soldi della Cassa Integrazione arriveranno in anticipo rispetto ai tempi originariamente previsti, e più precisamente entro Pasqua. Raggiunto l’accordo tra le parti sociali, ovvero sindacati e imprese, Abi e ministero del Lavoro, come comunicato anche sul sito dell’Associazione bancaria italiana. Ciò permetterà alle banche di anticipare fino a 1.400 euro per la Cassa integrazione a zero ore della durata massima di 9 settimane, con relativo riproporzionamento in caso di periodi di lavoro inferiori o part-time. Il lavoratore sarà dunque esonerato da qualsiasi attività burocratica.

Cassa integrazione anticipata: importo e durata massima

“ABI ha definito la convenzione nazionale che consente ai lavoratori sospesi dal lavoro a causa dell’emergenza COVID-19 di ricevere dalle banche un’anticipazione dei trattamenti ordinari di integrazione al reddito e di cassa integrazione in deroga previsti nel Decreto Legge Cura Italia rispetto al momento di pagamento dell’Inps”, si legge nel comunicato.

ABI ha concordato modalità semplificate sotto l’aspetto burocratico per la determinazione dell’importo dell’anticipo, ammontante a 1.400 euro, prendendo in considerazione la durata massima dell’erogazione salariale, prevista in 9 settimane, relativamente al DL Cura Italia, considerando i bisogni immediati dei lavoratori sospesi dal lavoro e rendendo operativa la misura nel più breve tempo possibile.

La convenzione

Tale convenzione, fa sapere l’Abi, favorisce anche la gestione delle pratiche in remoto, allo scopo di limitare l’accesso in filiale alle esigenze indifferibili. La raccomandazione per i lavoratori interessati è che questi ultimi si rivolgano per telefono alla propria banca in modo che non sia necessario recarsi fisicamente in banca per ricevere l’importo sul conto corrente. Pertanto l’Associazione invita le banche e tutte le parti coinvolte, in particolare Inps, Regioni e Province autonome che gestiscono gli ammortizzatori sociali, a collaborare per assicurare la più rapida attuazione della convenzione. Infine, ABI invita le banche, nell’applicare la Convenzione, a evitare costi per i lavoratori che beneficeranno dell’anticipazione in coerenza con le finalità e la valenza sociale dell’iniziativa.

Sono coinvolti circa 10 milioni di lavoratori tra Cig ordinaria, in deroga e Fondo di integrazione salariale. Le risorse stanziate ammontano a un totale di 5 miliardi di euro. Soddisfatte le parti coinvolte: dai sindacati (“Una buona intesa”, l’ha definita Barbagallo), al ministero del Lavoro (“Un risultato molto importante” per il ministro Catalfo).

La convenzione è stata condivisa alla presenza del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali tra ABI e le organizzazioni sindacali confederali Cgil, Cisl, Uil e UGL unitamente ai sindacati del settore bancario (Fabi, First-Cisl, Fisac-Cgil, Ulca e Unisin), AGCI, Confoccoperative, Legacoop riunite in Alleanza delle Cooperative Italiane, CIA, CLAAI, Coldiretti, Confagricoltura, Confapi, Confedilizia, Confetra, Confindustria, Cna, Confartigianato, Confcommercio, Casartigiani.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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