Privacy studenti con scuola online, come si tutela e diritti

Pubblicato il 1 Aprile 2020 alle 19:30 Autore: Claudio Garau

Privacy studenti e istruzioni del Garante della protezione dati personali: che cosa è stato recentemente stabilito? Quali sono i limiti al trattamento?

Privacy studenti con scuola online, come si tutela e diritti
Privacy studenti con scuola online, come si tutela e diritti

In questa fase emergenziale, la scuola online sta diventando il punto di riferimento per proseguire l’attività didattica, nonostante la lontananza dai banchi e dalle aule. Tuttavia, l’utilizzo di internet per l’insegnamento a casa, pone degli interrogativi per ciò che attiene il rispetto del diritto alla privacy degli studenti e alla non-divulgazione di immagini e informazioni private. Come è possibile allora garantire la privacy dei professori e degli studenti di scuola o Università? Vediamolo.

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Privacy studenti nella didattica a distanza e le istruzioni del Garante

Nella situazione odierna, è necessario trovare un bilanciamento tra diritto alla formazione e allo studio e diritto alla privacy e riservatezza. A favore di questo delicato equilibrio, si inserisce un provvedimento del Garante per la protezione dei dati personali, datato 26 marzo 2020. In esso sono date utili informazioni – rivolte a studenti, professori, scuole e università – su come gestire il percorso online, al fine di garantire un uso “quanto più consapevole e positivo delle nuove tecnologie a fini didattici”.

Secondo le istruzioni del Garante, il principio di orientamento da seguire è dato dal fatto che gli enti di formazione non hanno l’obbligo di ottenere il consenso al trattamento delle informazioni di insegnanti, studenti, genitori, in quanto ciò rientra già nel quadro delle funzioni istituzionali tipiche di Atenei e scuole italiane.

Ciò non toglie che, in base a quanto si apprende dal Garante, università e scuole sono comunque obbligate a fare attenzione alla scelta e al tipo di regolazione degli strumenti digitali di didattica: in pratica, sarà necessario comunque garantire la protezione dei dati personali sin dalla fase di progettazione, con “impostazioni predefinite“.

Laddove le modalità concrete di insegnamento online comportino l’utilizzo e il trattamento dei dati personali di studenti, professori e di tutti coloro che, a vario titolo, hanno a che fare con il mondo universitario e scolastico, deve essere comunque garantita la privacy degli studenti e di tutti gli altri, attraverso un contratto o un altro atto giuridico, che regolamenti formalmente il rapporto con il fornitore della piattaforma digitale utilizzata. Si pensi ad esempio al cosiddetto registro elettronico, con il quale un certo fornitore tratta le informazioni per conto di un dato istituto scolastico.

In ogni caso, gli strumenti informatici adoperati, anche laddove si tratti servizi complessi, debbono attivare esclusivamente i servizi idonei all’insegnamento, attraverso un’impostazione delle opzioni di navigazione che limiti al minimo la quantità di dati personali da trattare. In altre parole, il Garante vuole evitare che vengano contestualmente attivate anche funzioni accessorie come la geolocalizzazione o il social login.

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Concludendo, saranno in primis scuole e Atenei i soggetti incaricati di far rispettare questi obblighi di trattamento circoscritto dei dati, in modo da assicurare la privacy degli studenti. In seconda battuta, sarà il Garante a vigilare sull’operato dei fornitori delle piattaforme web per la didattica a distanza. Insomma, i dati saranno trattati per mere finalità scolastiche e, in ogni caso, i fornitori non potranno servirsi di questi dati per diverse ed ulteriori finalità, ovvero non potranno condizionare l’utilizzo dei servizi alla sottoscrizione di un contratto o all’ok al trattamento dati, che riguardi l’utilizzo di altre e differenti funzioni, distinte da quelle didattiche (divieto di utilizzo dati per scopi di marketing o profilazione).

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L'autore: Claudio Garau

Laureato in Legge presso l'Università degli Studi di Genova e con un background nel settore legale di vari enti e realtà locali. Ha altresì conseguito la qualifica di conciliatore civile. Esperto di tematiche giuridiche legate all'attualità, cura l'area Diritto per Termometro Politico.
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