Emergenza Coronavirus: a marzo numeri da incubo per il mercato automobilistico italiano

Pubblicato il 3 Aprile 2020 alle 15:54 Autore: Giuseppe Runzo

Emergenza Coronavirus: a marzo numeri da incubo per il mercato automobilistico italiano, tra statistiche e numeri da paura.

Emergenza Coronavirus a marzo numeri da incubo per il mercato automobilistico italiano
Emergenza Coronavirus: a marzo numeri da incubo per il mercato automobilistico italiano

Blocco totale delle vendite in Italia: non era mai successo negli ultimi cento anni. A causa dell’emergenza coronavirus, il mercato delle automobili nel nostro paese sta andando a picco. I numeri che ci arrivano inerenti al mese di marzo e le stime previste per aprile confermano quella che, fino a qualche settimana fa, sembrava a tutti uno scenario lontano e irraggiungibile.

Il presidente dell’UNRAE (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri) Michele Crisci ha affermato: “Non ci siamo trovati mai prima d’ora in una situazione del genere. L’emergenza Coronavirus è un evento assolutamente straordinario. Nel comparto automotivo in Italia a marzo registriamo un calo dell’85% rispetto allo stesso mese del 2019, con una perdita stimata di circa 350mila auto tra marzo ed aprile, rispetto a dodici mesi fa“. Se da una parte la vendita online e la tecnologia stanno vedendo durante questo periodo, così come mai, un’impennata incredibile, lo stesso non si può dire per il settore automobilistico, che continua ad arrancare giorno dopo giorno.

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Emergenza Coronavirus: mercato automibilisco e numeri da paura

Un periodo di grande perplessità e incertezze come questo, lascia molti dubbi su diversi fronti. Si pensa, ad esempio, che le immatricolazioni a fine anno saranno comprese tra 1.2 e 1.6 milioni. L’attuale fermo totale dei concessionari non aiuta sicuramente a supporre uno scenario diverso da quello appena descritto: il decreto governativo, accredita a quest’ultimo soltanto l’assistenza tecnica e no la vendita di nuovi autoveicoli. Oltre ad essere state registrate le immatricolazioni appena riportate, nel periodo gennaio-marzo, sono stati registrati ulteriori 818.618 trasferimenti di proprietà di auto usate, con una variazione del -26.98% rispetto a gennaio-marzo del 2019. Siamo insomma al collasso. Un collasso che tutti si aspettavano, certo, ma non in questa misura. Basti dire che siamo tornati alle vendite che c’erano in Italia negli anni sessanta, ma con la differenza che all’epoca erano 2.431.171 le auto in circolazione, mentre oggi siamo a 38.360.000. Un incubo che stenta dal mostrare la sua conclusione.

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