Buoni fruttiferi postali: come capire se interessi e saldo sono a rischio

Pubblicato il 10 Aprile 2020 alle 11:19 Autore: Daniele Sforza

Buoni fruttiferi postali: quali sono i rischi principali che possono coinvolgere gli interessi, il saldo e il valore complessivo dei titoli?

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Buoni fruttiferi postali: come capire se interessi e saldo sono a rischio

I titolari dei buoni fruttiferi postali devono tenere a mente quali sono i principali rischi che possono riguardare i loro titoli. Come ben saprete, infatti, i Bfp sono strumenti di risparmio postale garantiti dallo Stato, pertanto tra gli investimenti più sicuri nel nostro Paese. Certo, i rendimenti non sono tali e quali a quelli di quarant’anni fa, ma per depositare una somma in un titolo e vederla fruttare (anche se di poco) i Bfp sono pressoché esenti da qualsiasi rischio e soprattutto da costi di sottoscrizione, gestione o chiusura Il rimborso è garantito, anche della sola quota capitale in caso di rimborso precedente alla maturazione degli interessi e alla scadenza degli stessi. Tuttavia bisognare ricordare che anche su questo tipo di prodotto possono esserci dei rischi.

Buoni fruttiferi postali: i rischi più comuni

Il rischio più comune, soprattutto per i buoni fruttiferi ordinari (20 anni), è quello di dimenticarseli. Può infatti accadere di depositare dei soldi in questa forma di investimento e poi dimenticarsi dell’investimento. Dopo 20 anni, però, i buoni diventano infruttiferi, quindi non maturano più interessi, non rendono più. E inoltre bisogna prestare attenzione anche ai tempi di prescrizione, che per i buoni hanno una durata di dieci anni. Questo significa che se ci si ricorda al 30° anno e 1 giorno di dover riscuotere la somma investita in Bfp, non si avrà più diritto agli interessi maturati. Può sembrare assurdo, ma questo tipo di episodi accade davvero.

Buoni fruttiferi postali: come aggirare il rischio

Un modo per aggirare il rischio c’è: nel caso di sottoscrizione online dei Bfp, infatti, e quindi dei buoni fruttiferi dematerializzati, sarà possibile ottenere il rimborso della quota capitale e degli interessi maturati semplicemente in modo automatico e direttamente sul libretto postale di cui siamo titolari o sul conto corrente Bancoposta che abbiamo segnalato al momento della sottoscrizione. In questo modo la procedura sarà automatica e non ci sarà alcun rischio di dimenticare di andare a riscuotere.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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