Bollettino coronavirus 10 aprile 2020: nuovi contagi, morti e guariti

Pubblicato il 10 Aprile 2020 alle 19:08 Autore: Giuseppe Spadaro

Bollettino coronavirus 10 aprile 2020: 570 i nuovi decessi. Oggi conferenza stampa breve in attesa dell’intervento del presidente del Consiglio Conte.

Conferenza stampa Protezione Civile con Bernabei, Borrelli e Caricato
Bollettino coronavirus 10 aprile 2020: nuovi contagi, morti e guariti

Bollettino Coronavirus 10 aprile: in attesa dell’intervento del presidente del consiglio Giuseppe Conte il punto della Protezione Civile oggi è stato breve rispetto ai giorni scorsi e non ha previsto le domande dei giornalisti. Presenti il numero uno della Protezione Civile Angelo Borrelli, Roberto Bernabei in qualità di presidente dell’Associazione Italia Longeva e Victoria Caricato interprete Lis.

Bollettino coronavirus 10 aprile 2020, 570 decessi nelle ultime 24 ore

I decessi registrati nelle ultime 24 ore sono 570. Vediamo di seguito gli altri numeri comunicati. Nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del Coronavirus sul territorio nazionale, al momento 98.273 persone risultano positive al virus. Ad oggi, in Italia sono stati 147.577 i casi totali. Nel dettaglio: i casi attualmente positivi sono 29.530 in Lombardia, 13.350 in Emilia-Romagna, 11.576 in Piemonte, 10.647 in Veneto, 5.822 in Toscana, 3.301 in Liguria, 3.316 nelle Marche, 3.633 nel Lazio, 2.963 in Campania, 1.994 nella Provincia autonoma di Trento,  2.336 in Puglia, 1.398 in Friuli Venezia Giulia, 1.967 in Sicilia, 1.635 in Abruzzo, 1.317 nella Provincia autonoma di Bolzano, 752 in Umbria, 876 in Sardegna, 786 in Calabria, 602 in Valle d’Aosta, 279 in Basilicata e 193 in Molise.

Sono 30.455 le persone guarite. I deceduti sono 18.849.

Bernabei del comitato tecnico-scientifico: sarà potenziata l’assistenza domiciliare

Bollettino coronavirus 10 aprile 2020 – Alle parole di Borrelli che ha comunicato i dati si è aggiunta la riflessione di Roberto Bernabei.

Il presidente dell’Associazione Italia Longeva ha spiegato che “dai dati che ha presentato oggi l’istituto superiore di sanità dove si è visto e si è confermato e ve lo dico semplicemente perché ho visto che il dato aumenta che la comorbilità – la parola che si utilizza per dire quando hai più malattie insieme – gioca un ruolo importante in questo coronavirus. Perché si è visto che il 63% dei deceduti aveva tre o più patologie. Questo è un dato che ci dice due cose. Uno che bisogna essere molto attenti e seguire le terapie e i programmi che il vostro medico vi ha dato”.

L’altra considerazione del componente tecnico-scientifico Bernabei è sull’assistenza domiciliare. “Dall’altra parte ed è una come dire delle novità che emergono anche da questo tipo di patologia che le strutture sul territorio devono essere potenziate. Ed il ministro Speranza da questo punto di vista è molto determinato. Assistenza domiciliare, RSA con tutte le problematiche che sono emersi in questi giorni, cure palliative e Hospice, post acuzie, riabilitazioni sono tutte strutture che devono essere potenziate perché chi è che ha più di una patologia è evidente che non beneficia solo del ricovero ospedaliero ma beneficia di una gestione cronica nel territorio di queste patologie. Il rafforzamento di un’assistenza domiciliare che è molto bassa nel nostro Paese deve essere invece potenziata. Su questo c’è un forte intendimento: è come dire uno delle Fallout positivi che usciranno da una vicenda che certamente positiva non è”.

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L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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