Quali regioni vogliono ripartire prima del 4 maggio per la fase 2

Pubblicato il 20 Aprile 2020 alle 14:42 Autore: Daniele Sforza

Diverse regioni italiane vogliono anticipare di una settimana l’avvio, almeno parziale, della fase 2. Ecco quali sono e le condizioni richieste dal governo.

Fase 2 regioni ripartire prima
Quali regioni vogliono ripartire prima del 4 maggio per la fase 2

La Fase 2 è ormai un tema all’ordine del giorno e in Italia già divampa la polemica tra le Regioni che vogliono ripartire prima, anche prima della designata data del 4 maggio, e quelle che invece invitano a una maggior cautela, soprattutto da quei territori maggiormente colpiti dall’epidemia da Covid-19. Lombardia e Veneto vogliono far ripartire il motore Italia, anche prima, se possibile, del 4 maggio, mentre Vincenzo De Luca afferma perentorio che in caso di fretta eccessiva sarà costretto a chiudere i confini della Campania. C’è il timore che la diffusione del contagio non sia finita, che il virus circoli ancora, che sia stato solamente messo in stand-by provvisorio dalla quarantena, che esplodano nuovi focolai, che l’emergenza ricominci, magari proprio in quelle Regioni a oggi toccate al minimo dal virus.

Fase 2: le Regioni che vogliono ripartire prima, ma a quali condizioni?

Se l’epidemia fosse scoppiata al Sud quale sarebbe lo scenario che racconteremo oggi? E se ciò potesse accadere domani? Attorno a questo timore, ma non solo attorno al Meridione, si stringono serrate le richieste del governo alle Regioni. Volete ripartire? Allora dovete avere ospedali attrezzati Covid a sufficienza e luoghi designati alla quarantena dove mettere in isolamento i casi positivi. Il 27 aprile, intanto, potrebbero già ripartire le aziende del settore automobilistico, i cantieri edili e le imprese che operano nel settore della moda. Le stesse attività dovranno redigere un’autocertificazione che attesti l’essere in regola con le misure di sicurezza e le disposizioni del caso prima di riaprire: Guardia di Finanza e Ispettorato del Lavoro saranno preposti ai controlli. Le attività che non si saranno adeguate rischiano grosso: si va dalla sospensione della licenza alla chiusura.

Fase 2: settimana decisiva per le riaperture

Intanto è questa la settimana decisiva delle riaperture: si attende nei prossimi giorni una conferenza stampa del premier Giuseppe Conte in cui saranno annunciate le nuove linee guida per la concessione delle riaperture e ovviamente la decisione finale sulla nazionalizzazione o regionalizzazione delle stesse, senza dimenticare la data delle riaperture stesse, che per alcune attività potrebbe essere anticipata (ma non è escluso un inizio generalizzato al 4 maggio o addirittura posticipato).

Nuove regole per le aziende

Le aziende dovranno seguire comunque delle regole ben precise: dalle sanificazioni e pulizie ripetute dei luoghi di lavoro, a una organizzazione più disparata dei turni durante la giornata (per evitare afflussi), passando per una presenza del medico sul posto, l’obbligo di indossare dispositivi di protezione e ovviamente il distanziamento sociale. Chi potrà farlo, dovrà continuare a lavorare in smart working.

Bar e ristoranti

Bar e ristoranti dovrebbero essere le ultime attività a riaprire, ma saranno anche le imprese che soffriranno di più a causa del distanziamento sociale imposto, che andrà a limitare clientela e quindi le entrate. Tuttavia è possibile che sia data loro la possibilità di riavviarsi prediligendo l’asporto e il take away, a pranzo e a cena, sempre mantenendo le disposizioni di sicurezza previste.

Fase 2 trasporto pubblico e spostamenti

Verso la conferma le indiscrezioni sul trasporto pubblico: non si potrà più stare in piedi su autobus e metropolitane e ovviamente non ci si potrà sedere a fianco l’uno dell’altro. Si sta ragionando su una possibile apertura delle zone a traffico limitato per agevolare il trasporto privato.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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