Sondaggi elettorali Winpoll: crisi sanitaria ed economica, governo bocciato

Pubblicato il 28 Aprile 2020 alle 12:16 Autore: Andrea Turco

Gli italiani bocciano il governo per come ha gestito l’emergenza sanitaria ed economica. I dati dei sondaggi elettorali Winpoll per Il Sole 24 Ore

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Sondaggi elettorali Winpoll: crisi sanitaria ed economica, governo bocciato

Gli errori di gestione da parte di governo e regioni hanno pesato nella diffusione del contagio. A sostenerlo è la maggioranza degli italiani nei sondaggi elettorali Winpoll per Il Sole 24 Ore. Gli intervistati dividono le colpe tra esecutivo (49%) e regioni (38%). Solo il 13% ritiene che non ci siano state responsabilità di parte in quanto il contagio era inevitabile. Gran parte degli abitanti di Veneto (59%) e Lombardia (49%), due delle regioni maggiormente colpite dal coronavirus, ritengono l’esecutivo il maggior responsabile della diffusione dei contagi.

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Fonte: Winpoll

Emergenza sanitaria, gli italiani bocciano il governo

Il governo Conte viene messo sul banco degli imputati anche per come ha gestito l’emergenza sanitaria. Il 55% la boccia (45% i soddisfatti). Tra i più critici gli elettori di centrodestra. Se si va sulla singola regione, scopriamo che i governatori più apprezzati per la gestione dell’emergenza sanitaria sono Stefano Bonaccini (Emilia Romagna, 63%), Luca Zaia del (Veneto, 86%), Vincenzo De Luca della (Campania, 80%). Tra i rimandati ci sono Attilio Fontana (Lombardia, 54% voti negativi), Enrico Rossi (Toscana, 56% voti negativi) e Alberto Cirio (Piemonte, 73% voti negativi).

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Fonte: Winpoll

Alla luce di quanto successo, per il 43% degli italiani le regioni dovrebbero avere meno poteri rispetto alla Stato circa la gestione della Sanità. Di diverso avviso il 37% secondo cui le regioni dovrebbero avere più poteri mentre per il 20% non dovrebbe cambiare nulla. A chiedere maggior autonomia decisionale in campo sanitario sono soprattutto i veneti.

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Fonte: Winpoll

Governo rimandato in economia

La pandemia ha avuto un forte impatto anche sul sistema produttivo del Paese. Secondo i sondaggi elettorali Winpoll, la maggioranza degli italiani (70%) boccia il governo per come sta gestendo l’emergenza economica. Anche in questo caso i più critici sono gli elettori di centrodestra.
Dall’indagine emerge che le misure di distanziamento sociale hanno costretto quasi un quarto degli italiani a smettere di lavorare. Il 31% ha continuato a farlo da casa, il 19% non ha smesso di andare in ufficio mentre il 27% non lavorava neanche prima. Tra chi lavora, il 37% afferma che il proprio reddito è diminuito a causa di queste misure. C’è anche un 8% che dichiara che il proprio reddito si è azzerato. Il 53%, invece, non ha avuto variazioni di sorta.

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Fonte: Winpoll

Nonostante la preoccupazione per il lavoro, il 55,6% degli intervistati ritiene sia più importante tutelare la salute dei cittadini anche a costo di fermare l’economia.

Proprio per questo motivo, il 70,1% considera importante che dopo il 4 maggio le attuali restrizioni vadano eliminate gradualmente sulla base dell’andamento dei contagi. Solo il 10,1% vorrebbe un ritorno ad una situazione pre epidemia senza alcuna restrizione in vigore.

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Fonte: Winpoll

Ripresa, i soldi dai tagli alla spesa pubblica. No a nuove tasse

Quel che però appare certo è che per la ripresa serviranno tanti soldi. Da dove prenderli? Il 29% accarezza l’idea di una patrimoniale anche se il 59% ritiene che in questa fase non sarebbe opportuno aumentare le tasse. Gli italiani si mostrano più favorevoli a recuperare risorse dai tagli alla spesa, con riferimento soprattutto alle amministrazioni pubbliche (48%) ma anche ai vari sussidi di disoccupazione e ammortizzatori sociali (26%).

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Fonte: Winpoll

Europa sul banco degli imputati

Altro tema centrale affrontato dai sondaggi elettorali Winpoll riguarda il rapporto tra Italia e Europa in questa fase emergenziale. Secondo l’84% degli italiani i Paesi della Ue hanno aiutato poco o per nulla il nostro Paese. Critici i giudizi anche nei confronti delle istituzioni europee (79%). La poca solidarietà dell’Europa nei confronti dell’Italia ha portato il 42% delle persone a ritenere negativo per il nostro Paese il fatto di essere un membro Ue. Nonostante ciò solo il 34% vorrebbe uscire dall’Unione Europa a seguito di questa crisi. Il 48% pensa invece che l’Italia dovrebbe rimanere all’interno dell’Ue. Capitolo Mes: il 62% ritiene che il governo non debba utilizzarlo per sostenere la ripartenza economica del Paese. Le risorse, a detta della maggioranza dei cittadini, vanno trovate per altre vie.

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Fonte: Winpoll
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Fonte: Winpoll

Per il futuro gli italiani vogliono Draghi

I sondaggi elettorali Winpoll si chiudono con un occhio al futuro. Secondo il 50,7% delle persone intervistate ci vorranno 2-4 anni per tornare ai livelli di reddito e di occupazione precedenti alla crisi. Il 23,5% ipotizza un periodo più lungo (5-9 anni), il 14,7% addirittura 10 anni. Solo l’11,1% spera in un riavvio veloce (sei mesi-un anno). Ma chi dovrebbe guidare la ricostruzione? Qui gli italiani si dividono tra chi vorrebbe andare a nuove elezioni (47%, in larga parte elettori sovranisti) e chi vorrebbe mantenere il governo attuale (38%, soprattutto chi vota PD e M5S). Appena il 15% auspica un governo di unità nazionale sostenuto dai principali partiti. Ipotesi, quest’ultima, accarezzata dal 42% di chi vota Forza Italia. A guidare un governo siffatto dovrebbe essere Mario Draghi secondo il 62,4% dei rispondenti. In caso di elezioni anticipate, il 73% ritiene che il premier Conte non dovrebbe correre con un suo partito.

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Fonte: Winpoll
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Fonte: Winpoll

Intenzioni di voto: sovranisti in calo

I sondaggi elettorali Winpoll registrano un calo di tutti partiti di area sovranista. La Lega scende al 29,2%, Fratelli d’Italia al 13,5%. Nel centrodestra, Forza Italia cresce dello 0,6% al 5,6%.

Tra le forze che sostengono il governo, il Movimento 5 Stelle fa un balzo in avanti di quasi due punti al 14,1% e si riprende la terza posizione. Il Pd scende al 22,4% mentre Italia Viva risale sopra il 3% e supera La Sinistra (2,4%). Tra gli altri partiti, Azione sfiora il 3% mentre +Europa e Verdi calano rispettivamente all’1,3% e all’1,7%.

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Fonte: Winpoll

Sondaggi elettorali Winpoll: nota metodologica

Periodo di realizzazione: 21-23 aprile 2020. Popolazione di riferimento: popolazione italiana maschi e femmine dai 18 anni in su, segmentato per sesso, età, province, proporzionalmente all’universo della popolazione italiana. Metodo di campionamento: stratificato per province italiane, comuni capoluogo e non, casuale ponderato per genere, fasce di età ed intenzioni di voto alle ultime europee. Metodologia delle interviste: Cawi. Numero interviste: 1643. Margine di errore con intervallo di confidenza al 99%: 2,2%.

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L'autore: Andrea Turco

Classe 1986, dopo alcune esperienze presso le redazioni di Radio Italia, Libero Quotidiano e OmniMilano approda a Termometro Politico.. Dal gennaio 2014 collabora con il portale d'informazione Smartweek. Su Twitter è @andreaturcomi
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