Autocertificazione lavoro o passeggiate: quando non serve e come fare

Pubblicato il 4 Maggio 2020 alle 10:52 Autore: Guglielmo Sano
Ragazzo con mascherina

Autocertificazione lavoro o passeggiate: quando non serve e come fare

Disponibile il nuovo modello per l’autocertificazione delle motivazioni che hanno reso necessari gli spostamenti durante la Fase 2 dell’emergenza sanitaria legata alla diffusione del Covid 19 che prende il via oggi 4 maggio 2020.

Autocertificazione: disponibile il nuovo modello

È disponibile il nuovo modello di autocertificazione delle motivazioni che hanno reso necessario gli spostamenti durante la Fase 2 che prende il via oggi 4 maggio 2020. Contestualmente alla diffusione del nuovo documento il Ministero dell’Interno precisa che si potrà utilizzare ancora la versione precedente a questa, in tal caso basterà barrare le voci non più attuali come da modello reperibile sul sito del Viminale.

Il modello continuerà a essere fornito dagli operatori di polizia ai cittadini sprovvisti al momento del controllo e potrà essere compilato a margine dell’accertamento.

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Com’è fatto il nuovo modello?

Chi si troverà a compilare l’autocertificazione dovrà innanzitutto inserire i suoi dati anagrafici e personali. Quindi, dichiarare di non essere sottoposto a misure di quarantena disposte a seguito del riscontro di positività al nuovo coronavirus. Successivamente, si dovranno fornire le informazioni specifiche relative allo spostamento che si sta effettuando: il punto di partenza e il punto verso cui si è diretti (indirizzi o regioni di provenienza e di arrivo). Infine, prima di trovare qualche riga dove precisare le motivazioni che hanno determinato lo spostamento, il dichiarante dovrà segnare una delle caselle accoppiate a queste diciture: 1) comprovate esigenze lavorative 2) assoluta urgenza 3) situazione di necessità 4) motivi di salute.

Detto ciò, il Ministero dell’Interno consiglia di munirsi, ove possibile (motivi di lavoro e salute), di documentazione con cui dimostrare le motivazioni dello spostamento, anche solo per velocizzare il controllo. Sempre il Viminale ha invitato le forze dell’ordine con apposita circolare a valutare i singoli casi in modo prudente ed equilibrato. Ciò per dire che nella fitta trama di regole messe in campo, tra passeggiate e visite ai parenti, si può individuare un unico nucleo fondamentale: evitare gli assembramenti (più di due persone), al di là di questa prescrizione, di fatto, si potranno tornare a tenere molti comportamenti vietati durante la quarantena.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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