Viaggi tra regioni fase 2: da quando il via e cosa cambia per lavoro

Pubblicato il 12 Maggio 2020 alle 11:00 Autore: Guglielmo Sano

Viaggi tra regioni: secondo le indiscrezioni circolate nelle ultime ore a mezzo stampa, saranno permessi a partire già da fine maggio

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Viaggi tra regioni fase 2: da quando il via e cosa cambia per lavoro

Viaggi tra regioni: secondo le indiscrezioni circolate nelle ultime ore a mezzo stampa, saranno permessi a partire già da fine maggio. Non c’è ancora l’ufficialità, tuttavia, il governo potrebbe cominciare a testare gli spostamenti interregionali nelle zone del paese con meno contagi.

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Viaggi tra regioni: a partire da fine maggio?

Dal 25 maggio 2020 in poi potrebbe essere rimosso il blocco attualmente in vigore per i viaggi tra regioni. In effetti, a seguito dell’emanazione del Decreto del Presidente del Consiglio del 26 aprile è possibile superare il confine della propria regione di residenza. Tale possibilità è concessa esclusivamente per comprovate esigenze di lavoro e salute o comunque per questioni particolarmente urgenti. Tra queste, per esempio, non è annoverata la visita ai congiunti o agli affetti stabili: una motivazione che invece è valida per giustificare lo spostamento sul territorio regionale del proprio comune di residenza.

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Via libera solo per il Centro-Sud

La deadline di fine maggio per i viaggi tra regioni è al momento solo un’ipotesi. Detto ciò, allo studio del governo, sempre secondo le indiscrezioni, ci sarebbe anche una ripartenza scaglionata anche per quanto riguarda gli spostamenti interregionali. In pratica, mentre nelle regioni con più contagi di manterrebbe il contingentamento ancora per un po’, dove l’epidemia risulta maggiormente sotto controllo si procederebbe all’allentamento del blocco. Quindi, il via libera – in una prima fase – riguarderebbe soltanto le regioni del Centro e del Sud. Non si può nemmeno escludere che i viaggi tra regioni, anche per le regioni meno a rischio, possa essere consentito solo per le motivazioni che permettono di spostarsi all’interno del proprio comune di residenza, insomma, necessità lavorative e mediche e visita ai propri congiunti e affetti stabili.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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