Aumento prezzi coronavirus: quali articoli costano di più

Pubblicato il 20 Maggio 2020 alle 13:42 Autore: Guglielmo Sano

Aumento prezzi coronavirus: il Codacons torna a lanciare l’allarme; molti beni potrebbero veder lievitare il costo con l’avvio della Fase 2.

Tazzina di caffè
Aumento prezzi coronavirus: quali articoli costano di più

Aumento prezzi coronavirus: il Codacons torna a lanciare l’allarme; secondo l’associazione che difende i diritti dei consumatori molti beni che gli italiani consumano ogni giorno potrebbero veder lievitare il costo con l’avvio della Fase 2.

Aumento prezzi: 536 euro in più nella Fase 2

“Da Torino a Palermo nei bar la tazzina è arrivata a costare un euro e mezzo e, in qualche caso, persino due” non è un dettaglio insignificante ma un segnale in qualche modo d’allarme secondo il Codacons quello che riguarda l’aumento di un bene di consumo altamente diffuso come la semplice tazzina di caffé. In generale, secondo l’associazione di difesa dei diritti dei consumatori con l’avvio della Fase 2 gli italiani arriveranno a spendere mediamente 536 euro in più rispetto al periodo precedente alla crisi sanitaria. Dunque, non si esita a parlare di stangata dal Codacons.

Aumento prezzi: d’altra parte, non si può dare esclusivamente la colpa ai commercianti; infatti, bisogna considerare che sulle spalle di chi ha un’attività non si stanno abbattendo soltanto gli effetti della prolungata chiusura dovuta al lockdown ma anche i nuovi costi da sostenere per sanificazione e adeguamento alle normative anti-contagio (che restano non trascurabili nonostante gli incentivi e le misure di sostegno specificamente messe in campo dal governo a sostengo delle imprese). Senza considerare che l’aumento dei prezzi potrebbe essere una mossa obbligata in previsione della diminuzione dei clienti che molto probabilmente si registrerà per via delle disposizioni di distanziamento sociale, oltre che per un calo più o meno fisiologico del potere d’acquisto delle famiglie italiane.

Un rincaro destinato a colpire tutti i settori (e tutto il paese)

Aumento prezzi: sempre secondo il Codacons dovrebbe riguardare un po’ tutti i comparti (al momento si salva il carburante ma con la riapertura non è detto che la situazione non cambi), anche se sembra destinato a colpire in particolare la ristorazione, il settore ricettivo, quello dei trasporti e quello dell’abbigliamento. Detto ciò, già qualche settimana fa, l’associazione segnalava un rincaro sui prezzi dei generi alimentari e, in particolare, di frutta e verdura. Inoltre, la problematica pare colpire, praticamente alla stessa maniera, sia il Nord che il Sud del paese: per esempio, si può stimare al momento un aumento dei prezzi del 5,3% a Trieste e del 4,8% a Palermo fanno notare sempre dal Codacons.  

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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