Pensioni ultime notizie: taglio assegni per tutti, Fornero d’accordo

Pubblicato il 27 Maggio 2020 alle 08:15
Aggiornato il: 24 Giugno 2020 alle 23:13
Autore: Daniele Sforza

Pensioni ultime notizie: si continua a parlare di un taglio degli assegni nel prossimo futuro a causa della crisi economica. Elsa Fornero spiega perché.

Pensioni ultime notizie taglio assegni per tutti
Pensioni ultime notizie: taglio assegni per tutti, Fornero d’accordo

Pensioni ultime notizie: il taglio agli assegni previdenziali è una questione di stretta attualità, che aumenta il timore nei pensionati, ma una possibilità esiste. Alla crisi sanitaria segue quasi in parallelo anche la crisi economica, che toccherà anche il settore delle pensioni.

Pensioni ultime notizie: cosa succederà agli assegni?

Dalla crisi economica, infatti, ci sarà un effetto collaterale importante che coinvolgerà il coefficiente di capitalizzazione, vale a dire quel coefficiente che serve a rivalutare il montante contributivo nel metodo di calcolo pensionistico adottato oggi (ne abbiamo parlato in questo articolo). Questo valore si applica ai contributi versati e serve per ricalcolare l’importo dell’assegno futuro, ma la rivalutazione si abbasserà considerevolmente a causa della crisi, anche se non potrà mai essere negativo. Certo è che nei prossimi anni gli importi degli assegni pensionistici potrebbero essere più bassi. Si parla di un taglio dell’1% sull’assegno previsto nel 2022, che potrebbe sfiorare il 3% nel 2023. Il calo degli importi potrebbe durare fino al 2030, e in questo periodo la riduzione lorda potrebbe superare anche i 4 punti percentuali. I sindacati, messi al corrente di questo scenario, hanno subito chiesto al governo una soluzione, ma non è detto che arriverà.

Elsa Fornero spiega perché questo sistema garantisce sostenibilità

Pensioni ultime notizie – Favorevole a questo sistema c’è anche Elsa Fornero, che all’Ansa ha spiegato che questo meccanismo non va cambiato perché la sua utilità e necessità si mostra proprio in questa circostanza. La rivalutazione negativa dei contributi consequenziale al calo del Pil, per l’ex ministro del Welfare del governo Monti, rappresenta uno strumento che assicura sostenibilità al sistema. Il Pil registra un calo? Significa che i lavoratori stanno diventando sempre più poveri. E questo avviene proprio per i pensionati. In un Paese dove i lavoratori si impoveriscono sempre di più, ma per i pensionati resta tutto immutato, non vi è un sistema sostenibile. Quel coefficiente di rivalutazione, per il quale erano previsti anche gli effetti negativi, serve proprio a questo: garantire la sostenibilità dell’intera sistema e impedire a quest’ultimo di collassare.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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