730 precompilato 2020: familiari a carico, ecco i limiti da rispettare

Pubblicato il 28 Maggio 2020 alle 10:44
Aggiornato il: 24 Giugno 2020 alle 23:13
Autore: Daniele Sforza

È arrivato il tempo di parlare sempre più del modello 730 precompilato 2020: oggi analizziamo la voce sui familiari a carico e le soglie da rispettare.

730 precompilato 2020 dichiarazione dei redditi
730 precompilato 2020: familiari a carico, ecco i limiti da rispettare

Nel 730 precompilato 2020 una importante novità di quest’anno (relativa all’anno d’imposta 2019) riguarda i familiari a carico, per i quali è possibile detrarre le spese dalla dichiarazione dei redditi. In questo articolo faremo un breve riepilogo di chi sono i familiari a carico e quali sono le soglie di reddito che bisogna rispettare per considerare taluno o talaltro un familiare a carico, senza dimenticare le differenze tra una detrazione e l’altra.

730 precompilato 2020: chi sono i familiari a carico

Sono considerati familiari a carico del contribuente che effettua la dichiarazione dei redditi:

  • Coniuge;
  • Figli;
  • Coniuge legalmente separato;
  • Nipoti (figli dei figli);
  • Genitori;
  • Generi/Nuore;
  • Suoceri/e;
  • Fratelli/Sorelle;
  • Nonni/e.

Ci sono tuttavia delle differenze tra un familiare (a carico) e l’altro. Ad esempio, per i coniugi e i figli non è necessario specificare la residenza. Per tutti gli altri familiari, invece, è indispensabile che la residenza sia la stessa del contribuente che effettua la dichiarazione dei redditi.

Limiti di reddito

Ovviamente non basta il semplice grado di parentela per essere considerati familiari ai carico. Questa dicitura assume concretezza considerando il reddito del familiare a carico. La soglia reddituale per i figli a carico è di 4.000 euro (se hanno meno di 24 anni), che scende a 2.840,51 euro (se hanno più di 24 anni). Quest’ultima cifra è valida anche per il coniuge a carico. Nel computo dei redditi sono calcolate le seguenti somme:

  • Reddito dei fabbricati soggetto a cedolare secca sulle locazioni;
  • Retribuzioni corrisposte da Enti e Organismi Internazionali, rappresentanze diplomatiche e consolari, Missioni, Santa Sede, Enti gestiti dalla Santa Sede ed Enti centrali della Chiesa Cattolica;
  • Quota esente dei redditi da lavoro dipendente prestato in zone di frontiera e altri Paesi limitrofi in via continuativa e come oggetto esclusivo del rapporto lavorativo da soggetti residenti nel territorio dello Stato;
  • Reddito d’impresa o di lavoro autonomo soggetto a imposta sostitutiva in applicazione del regime fiscale di vantaggio per l’imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità, o del regime forfettario per gli esercenti attività d’impresa, arti o professioni.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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