La destra, la sinistra e l’inutile ricerca del “mito”

Pubblicato il 14 Maggio 2012 alle 15:14 Autore: Livio Ricciardelli
sinistra

Accadde anche nel 2004 con Zapatero. Un’esperienza politica non ricordata positivamente in Spagna anche se soprattutto a causa di criticità strutturali del sistema-paese. Ma una cosa analoga avvenne a destra anche nel 2007 con Sarkozy. E si è visto come è andato a finire.

In realtà il riconoscersi in questo modo in personalità politiche ed esperienze di questo tipo è quanto mai puerile se non ingenuo.

Perché si tende ad elogiare il personaggio, il leader. E come si sa “sic transit gloria mundi”. Mentre casomai la sinistra, più che elogiare il “socialismo dei cittadini” di Zapatero narrato in un libro-intervista di Aldo Garzia e Marco Calamai edito da Feltrinelli, avrebbe dovuto elogiare il sistema politico quasi perfettamente bipolare.

E lo stesso discorso a destra dove più che elogiare Sarkozy si sarebbe dovuto casomai elogiare il solido e celere sistema istituzionale transalpino. Per puntare poi anche in patria, volontà politica a parte, la carta del semipresidenzialismo.

Avere dei miti non è una colpa. E’ l’aspetto puerile della cosa che rischia di essere fatale.

L'autore: Livio Ricciardelli

Nato a Roma, laureato in Scienze Politiche presso l'Università Roma Tre e giornalista pubblicista. Da sempre vero e proprio drogato di politica, cura per Termometro Politico la rubrica “Settimana Politica”, in cui fa il punto dello stato dei rapporti tra le forze in campo, cercando di cogliere il grande dilemma del nostro tempo: dove va la politica. Su Twitter è @RichardDaley
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