Pensioni ultima ora: anticipo liquidazione al via. Come richiedere il TFS?

Pubblicato il 3 Giugno 2020 alle 15:00
Aggiornato il: 24 Giugno 2020 alle 23:32
Autore: Guglielmo Sano

Pensioni ultima ora: molto presto i dipendenti pubblici potranno farsi anticipare dal proprio istituto di credito fino a 45mila euro del Tfs-Tfr

Pile di monete
Pensioni ultima ora: anticipo liquidazione al via. Come richiedere il TFS?

Pensioni ultima ora: molto presto i dipendenti pubblici potranno farsi anticipare dal proprio istituto di credito fino a 45mila euro della liquidazione cui hanno diritto a titolo di Tfs. La Corte dei Conti ha approvato il decreto del governo in merito.

Pensioni ultima ora: anticipo del Tfs fino a 45mila euro

A dare la buona notizia ai dipendenti pubblici è stata direttamente il ministro della Funzione Pubblica Fabiana Dadone: la Corte dei Conti ha registrato lo schema di decreto relativo all’anticipo fino a 45mila euro del Tfs-Tfr, ha detto la Dadone precisando come ora il suo ministero aspetti soltanto la restituzione formale dell’atto. A quel punto, non dovrebbe passare molto tempo (30 giorni al massimo) prima “di dare seguito alla convenzione con Abi (già sostanzialmente pronta, ndR) per fissare così le condizioni più vantaggiose possibile a beneficio dei tanti pensionati della Pa che attendono questa importante misura”.

Pensioni ultima ora – Dunque, pare siano state risolte le controversie giunte fino al Consiglio di Stato e alla Corte Costituzionale in merito alle nuove norme: da segnalare che per quanto riguarda il tasso di interesse si è stabilito un massimo al Rendistato, cioè il rendimento di un paniere di titoli di Stato, incrementato di 30 centesimi. Considerando che il Rendistato a maggio è stato pari a 1,387, il tasso sarebbe di poco sotto al 2%.

L’importo medio del Tfs-Tfr e i tempi di attesa

Pensioni ultima ora –  Quando un dipendente pubblico va in pensione, di solito, aspetta alcuni anni prima di ricevere l’intero Tfs. La legge dispone l’erogazione del trattamento con un ritardo di 12 mesi; in caso di dimissioni o licenziamento tale periodo cresce fino a 24 mesi. Trascorso tale lasso di tempo il trattamento arriva in tasca al lavoratore solo se di importo inferiore ai 50mila euro, se è superiore a questa cifra ma inferiore ai 100mila euro bisogna aspettare almeno un altro anno, se supera i 100mila euro gli anni di attesa diventano due. Tra l’altro, chi opta per Quota 100 potrebbe dover attendere anche 5 anni per ricevere il proprio Tfs.

Per ovviare alla situazione appena descritta, dal governo si è voluta stabilire la possibilità di riceverlo tramite un anticipo bancario: inizialmente si era posto il limite di 30mila euro poi portato a 45mila euro. Mediamente l’importo di un Tfs-Tfr è di 76mila euro. Per richiedere l’anticipo sul Tfs, una volta pubblicato l’apposito decreto, bisognerà fare richiesta alla propria banca dopo aver ottenuto dall’ente erogatore, l’Inps nella maggior parte dei casi, una certificazione del proprio diritto a percepire la liquidazione, dettagliato degli eventuali altri anticipi percepiti (chi opta per quota 100 dovrà richiedere una certificazione che specifichi la data in cui sarebbe scattato secondo le regole ordinarie di pensionamento).

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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