Libretto di risparmio al figlio: cos’è, a che serve e interessi

Pubblicato il 18 Giugno 2020 alle 12:29
Aggiornato il: 17 Luglio 2020 alle 18:56
Autore: Daniele Sforza

Cosa bisogna sapere sul libretto di risparmio al figlio: ecco cosa è, a cosa serve e quali interessi e rendimenti può corrispondere.

Libretto di risparmio al figlio
Libretto di risparmio al figlio: cos’è, a che serve e interessi

Il libretto di risparmio è uno strumento che permette di depositare delle somme e accantonarle per un certo periodo di tempo. Visti i tempi economicamente non buoni che stiamo vivendo da diversi anni a questa parte, la preoccupazione delle attuali generazioni verte su quale eredità economica lasciare ai figli. Viste le situazioni di precarietà lavorativa, ma con l’obiettivo di mettere da parte qualcosa per i propri figli, possibilmente di sicuro, garantito e dunque a rischio zero, il libretto di risparmio, assieme ai buoni fruttiferi postali per minori, rappresenta un prodotto interessante a cui prestare attenzione.

Libretto di risparmio nominativo: cos’è e come funziona

Il libretto di risparmio può essere bancario o postale e consiste in documento cartaceo che rendiconta i movimenti effettuati sulle somme di denaro depositate periodicamente. Per questo motivo tale documento va sempre portato quando si intende fare un’operazione presso lo sportello. Fino a gennaio 2019 esistevano due tipi di libretto: dal 1° gennaio 2019, invece, ne è rimasto solo uno, visto che il libretto al portatore è stato soppresso proprio a dicembre 2018, perché reo di agevolare truffe in quanto permetteva a chiunque di recarsi presso lo sportello ed effettuare un movimento di denaro ai danni del vero titolare.

Il libretto di risparmio nominativo, invece, permette di effettuare movimenti solo al vero titolare del documento, e su di esso non è previsto alcun limite di deposito. Esistono due tipi di deposito per quanto riguarda questo tipo di libretto di risparmio: libero o vincolato. Com’è facile intuire il libretto libero permette di poter fruire della somma depositata quando si vuole, mentre il secondo vincola la somma depositata per un determinato periodo di tempo e quindi non è possibile prelevarla fino alla scadenza dello stesso.

Cosa sapere su interessi e sottoscrizione

Esistono dei libretti di risparmio dedicati ai minori, strumenti utilissimi per tutti quei genitori (sono sempre loro che devono aprirlo, ovviamente) che pensano giustappunto di accantonare somme per i propri figli, non ancora maggiorenni. L’apertura di questo tipo di libretto è generalmente gratuita, mentre i costi di gestione annuali sono solitamente molto bassi. Se il libretto di risparmio è vincolato, sulla somma si applica un rendimento che si può riscuotere alla fine del vincolo.

I libretti di risparmio sono ripartiti per fascia d’età: fino a 12 anni e fino a 18 anni. I primi sono dedicati ai figli piccoli e generalmente hanno il vantaggio principale di offrire un rendimento più elevato rispetto a un libretto ordinario, nonché altri tipi di agevolazioni che devono essere scritte nere su bianco sul contratto stipulato con la banca. I secondi vertono sul risparmio a lungo termine finché il ragazzo non raggiunge l’età adulta, sebbene alcuni tipi di libretto consentono una fruizione da parte dell’intestatario – il giovane – a partire da 13 anni di età. In ogni caso il libretto può sempre essere di tipo libero o vincolato.

Va comunque detto che il rendimento offerto dai libretti di risparmio è solitamente abbastanza basso, sebbene sia meglio di niente. Sul mercato sono disponibili diverse offerte da parte delle banche e delle Poste e pertanto è necessario fare riferimento ai vari siti ufficiali, andando a vedere quali sono le proposte del momento, visto che possono essere riformulate o aggiornate periodicamente.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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